Ormai è così, ogni volta che si parla di gomme, ci viene in mente tutta la diterlogia fatta in questi anni su chi, da Michelin, sarebbe stato favorito con una gomma speciale, definita dai più complottisti come il famigerato "gommino". E c'è venuta in mente anche questa mattina, dopo le pesanti dichiarazioni di Miller, post GP di Brno, relative a presunti favoritismi del costruttore francese nei confronti dei piloti d'oltralpe, quando il responsabile di Michelin in MotoGP, Piero Taramasso (l’uomo di cui nessuno vorrebbe vestire i panni in questo inizio di motomondiale per via delle mille lamentele sugli pneumatici), ha annunciato che l’azienda francese ha portato in Austria anche la gomma 2019.
Ci risiamo, abbiamo pensato: il gommino è tornato! Perché lo scorso anno la Ducati era andata fortissimo al RedBull Ring e perché il team italiano, quest’anno, è andato malissimo fin qui con le Michelin. Lo pneumatico del 2019, quindi, sempre stando ai complottismi imperanti, potrebbe favorire Ducati? La verità è che quasi certamente non favorirà proprio nessuno.
Andrea Dovizioso questa mattina ha fatto molto bene nelle libere. Ma da qui a sostenere che sia merito del gommino portato da Michelin ce ne corre. Anche perché lo stesso Piero Taramasso ha affermato di non sapere se e eventualmente quali piloti abbiano scelto di utilizzarlo. Di sicuro il feeling, almeno rispetto alla gestione dell’anteriore in frenata, potrebbe essere migliore per i piloti della rossa di Borgo Panigale, con Dovizioso, in particolare, che in Austria si giocherà speranze di mondiale e rinnovo del contratto. Davide Tardozzi ha detto che le cose per Ducati stanno andando un po’ meglio del solito in questo venerdì (ha detto anche che dopo l’Austria si prenderanno decisioni su contratto e mercato), ma non ha confermato se i suoi piloti hanno adottato la seconda opzione proposta da Michelin con la gomma dello scorso anno.
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Tra l’altro lo sforzo fatto per venire incontro alle esigenze di tutti i team da parte dell’azienda francese (di tutti i piloti e non certo solo di alcuni) potrebbe essere vanificato. Perché se è vero che i driver della MotoGP potranno scegliere se montare le nuove Michelin o quelle del 2019, è altrettanto vero che probabilmente nessuno si troverà davanti a questa scelta. In Austria, stando a quello che dicono gli esperti, pioverà sia sabato per le qualifiche, sia domenica per la gara. E per Michelin sarà tempo di mettere sul banco di prova gli pneumatici da bagnato, con tutte le ulteriori incognite del caso. Se mai ci sarà un vantaggio per qualcuno, quindi, sarà dato dalle abilità di guida sul bagnato e se mai ci sarà uno svantaggio sarà per quelle moto (Ducati in primis) che non potranno sfruttare la maggiore potenza dei loro motori. Ma anche questo è tutto da vedere, perché i piloti ieri hanno tirato fuori un problema ulteriore: la sicurezza del RedBull Ring in caso di pioggia. Tanto che qualcuno, come Cal Crutchlow e Jack Miller ad esempio, ha espressamente detto che se dovesse piovere in maniera significativa sarà opportuno considerare in commissione sicurezza l’ipotesi di rimandare il Gran Premio d’Austria.