Uno scambio di battute, tanto è bastato ad Helmut Marko per far tornare a parlare di sé, della Red Bull e di Max Verstappen. Una squadra che sembrava inscindibile, pronta a prendersi tutto ciò che la Formula 1 potesse offrire: dopo l’impresa del 2021 e i domini del 2022 e 2023 nessuno avrebbe mai pensato che, un anno più tardi, quel team potesse crollare da un momento all’altro, tra scandali e lotte di potere dopo la morte del suo fondatore, Dietrich Mateschitz.

Nelle difficoltà, c’è stata solo una certezza: Max Verstappen. Mentre tutto sembrava non funzionare, l’olandese conquistava il suo quarto titolo mondiale, confermandosi la colonna portante del team con sede a Milton Keynes. Un campionato corso da solo contro tutti, mentre intorno a lui si intensificavano le voci su un possibile addio alla squadra che, nel 2015, lo aveva portato in Formula 1 dopo solo un anno di monoposto. Rumors che sono tornati anche nel 2025, complici le tante difficoltà non risolte che potrebbero allontanare Max dalla Red Bull, ma non solo, perché a seguirlo potrebbe essere anche Helmut Marko, come confermato direttamente dall’austriaco ai microfoni di Formel1.de: alla domanda “Anche il dottor Marko lascerà la Formula 1 se Max Verstappen dovesse smettere di guidare per la Red Bull?”, Marko fa una pausa, si guarda un pò intorno per poi rispondere “Potrebbe essere una buona ragione, sì”. Una risposta netta, a conferma di quanto il legame tra i due sia addirittura più forte rispetto a quello con la squadra, con Marko che è stato il primo a credere nell’olandese. Non la prima, perché già lo scorso anno, mentre Horner e il consulente si scontravano pesantemente, Verstappen aveva chiarito che in caso di addio di Helmut per lui non ci sarebbe stato futuro alla Red Bull.
Quella data a formel1.de però, non è stata la sola risposta di Marko dell’ultimo periodo ad alimentare le voci su un possibile ritiro: già una settimana prima dell’inizio di questa stagione il consulente austriaco era stato protagonista di un’uscita simile durante il programma “Sport und Talk” in onda su ServusTV, in cui era ospite insieme all’ex pilota Christian Klien. Al termine dello show il conduttore ha posto a Marko una serie di frasi da completare, tra cui anche “Una vita senza Formula 1 è qualcosa che…” e l’austriaco, con la sua solita schiettezza, non ha esitato a rispondere “...posso immaginare”, aggiungendo: “Non è facile da immaginare, ma ho una vasta gamma di interessi. Non penso alla Formula 1 tutto il tempo. Quando sono lì, l'obiettivo è quello. Ma la vita ha molto altro da offrire”. Un indizio non di poco conto, specie se si considera come poco dopo il consulente della Red Bull abbia affermato che uno dei sogni che vorrebbe ancora realizzare sarebbe quello di “Avere più tempo”.

Due addii pesanti, sì, ma probabilmente accolti in maniera ben diversa. Immaginare una Red Bull senza Max è quasi una missione impossibile, specie se si considera come nell’ultimo anno solo le magie dell’olandese hanno permesso alla squadra di rimanere a galla: un team e un pilota diventati quasi una cosa sola, dimostrato anche dalle difficoltà di tutti coloro che hanno affiancato Verstappen, finiti inevitabilmente per “distruggersi”. Una Red Bull senza Marko, invece, è un qualcosa che forse iniziano a sperare anche all’interno della squadra. Da tempo è noto come tra l’austriaco e Christian Horner i sorrisi siano solo di facciata, complice la gestione scellerata del consulente in merito ai piloti, messa in dubbio dallo stesso Verstappen: Lawson è solo l’ultima delle vittime di Marko, retrocesso in Racing Bulls dopo sole due gare, un copione simile a quello visto con Pierre Gasly e Alex Albon. Avvicendamenti troppo frequenti, una programmazione che più volte ha sollevato qualche dubbio, e la gestione della carriera di Liam Lawson ne è l’esempio perfetto, così come la ricerca di un nuovo “Max” che ha fallito troppe volte. A Milton Keynes l’addio di Verstappen rappresenterebbe un disastro, ma quello di Marko potrebbe essere una vera liberazione.
