È come se Daniel Ricciardo, il primo pilota ad essere stato rovinato dall’effetto Verstappen, avesse lanciato una maledizione su quel sedile, augurando a ogni pilota a lui successivo di fallire miserabilmente e da Pierre Gasly ad Alexander Albon, passando per Checo Perez e adesso Liam Lawson, nessuno è riuscito a tenere testa all’olandese. Quello che è stato riportato dall’Olanda, più precisamente dal quotidiano De Limburger - uno dei più informati quando si parla di quello che succede vicino a Max Verstappen - è stato confermato direttamente dalla Red Bull: sarà Yuki Tsunoda a prendere il secondo sedile della Red Bull. E la scarsa performance di Liam Lawson tra l’Australia e la Cina è solo la punta dell’iceberg di tutto quello che sta succedendo a Milton Keynes, la sede della squadra in Gran Bretagna.

Infatti, a quanto pare, è stata Honda a girare la frittata: “Honda da 10 milioni di euro all’anno per il sedile di Tsunoda in Racing Bulls ed era disposta a pagarne addirittura 20 se il giapponese fosse stato il compagno di squadra di Max Verstappen” legge l’articolo della testata olandese. Sembra che la squadra di Christian Horner, dopo aver valutato le prestazioni di Liam Lawson durante i primi due gran premi dell’anno, si sia incontrata con i propri partner giapponesi a Dubai per capire se, insieme alla promozione di Yuki Tsunoda in prima squadra, sarebbe arrivata anche un’entrata economica. E con le tasche di Honda pronte a svuotarsi, soprattutto in occasione del Gran Premio del Giappone (casa sia del pilota Racing Bulls che della casa costruttrice) sembra proprio che Liam Lawson debba dire addio alla sua chance di correre vicino a Max Verstappen.
Diciottesimo in qualifica a Melbourne e poi in barriera durante il suo primo gran premio con la Red Bull, anche in Cina Liam Lawson non è riuscito a trovare il giusto equilibrio nella sua nuova squadra, con il weekend di Shanghai che lo ha visto particolarmente in difficoltà. Una monoposto complicata, cucita sui pregi di Max Verstappen e nemmeno troppo veloce, da imparare a gestire insieme alla pressione di essere il compagno di squadra di un quattro volte campione del mondo sono le due missioni finora fallimentari del giovane neozelandese, che non avrà nemmeno l’occasione di trasformare in successi - vista la fretta con cui la squadra di Helmut Marko ha voluto cambiare aria. I due sono passati dall’essere coinquilini, a compagni di squadra e avversari nelle categorie propedeutiche - dove sono stati autori di uno degli incidenti più tragicomici del Gran Premio di Macao, prendendosi durante le prove libere per un gioco che tra i due andava avanti da tempo - per finire a sfidarsi per lo stesso sedile.

E Max Verstappen cosa ne pensa?
L’olandese, secondo quanto riportato dal De Telegraaf, un altro quotidiano dei Paesi Bassi particolarmente vicino alla famiglia Verstappen, non sarebbe contento di questo scambio a favore di Yuki Tsunoda. Il quattro volte campione del mondo è stato soprannominato dagli appassionati di Formula 1 come “la mamma dei rookies”, perché fin dall’inizio della stagione si è sempre dimostrato di estremo supporto per tutti i debuttanti in griglia, da Gabriel Bortoleto, a cui ha anche detto che strategia sfruttare in Australia, a Kimi Antonelli, senza togliere tempo, ovviamente, al suo stesso compagno di squadra Liam Lawson. Viene da pensare, se teniamo di conto anche di tutto l’impegno dell’olandese tra il sim racing e il suo team in GT per far debuttare sempre più giovani nel motorsport nella maniera giusta, che il pilota della Red Bull preferisca lasciar crescere il suo attuale compagno di squadra piuttosto che demolirlo in Racing Bulls. E i like dal suo profilo Instagram confermano la sua opinione: sono tutti a favore di Lawson.
La disputa tra Tsunoda e Lawson per il secondo sedile della Red Bull però non dovrebbe preoccupare Christian Horner e Helmut Marko così tanto, perché di problemi interni alla squadra sembrano di averne altri. E ce n’è uno in particolare che dovrebbe metterli in allerta: anche Max Verstappen vuole andarsene da Milton Keynes. Diventata quasi la novella dello stento, la voce che vede il quattro volte campione del mondo lontano dalla Red Bull è ormai vecchia ma persistente: a parlarne questa volta è stato l’ex pilota di Formula 1 Robert Doornbos, secondo cui “Max ha già segretamente detto addio alla Red Bull”. Secondo il connazionale di Verstappen, le reazioni del quattro volte campione del mondo alla lentezza e alle problematiche della vettura sono fin troppo calme per qualcuno che davvero si sta giocando il tutto per tutto. “Vista la situazione mi sembra un po’ troppo rilassato” ha commentato Doornbos a Formule 1 Café, uno show televisivo che si concentra sulle vicessitudini del mondiale. E se tra Liam Lawson e Yuki Tsunoda la Red Bull dovesse perdere Max Verstappen…

