Via Gioacchino Rossini è gremita di fotografi e curiosi quando, nel pomeriggio di un assolato sabato di luglio, il portale principale del Duomo di Pesaro si schiude per fare strada agli sposi. Pecco Bagnaia (tight grigio) prende per mano Domizia Castagnini (abito con strascico) e porta il suo braccio destro al cielo, mentre gli occhi lampeggiano di felicità e le palpebre sbattono per evitare i mazzi di fiori che vengono scagliati in ogni direzione dagli invitati. Così i due si fermano, Pecco con un rapido e cortese movimento del corpo si ritrova a due centimetri dal viso di Domizia: un paio di baci, migliaia di clic, altrettanti flash, ovazione generale.
Ad attenderli c'è una Porsche Speedster del 1954 che l'amico Mattia Pasini (numero di gara 54, non a caso) ha prestato ai freschi coniugi. Domizia sale dalla parte del passeggero, Pecco impiega curiosamente un secondo di troppo per inserire la prima, è visibilmente emozionato: i due poi partono, sfilano tra le viuzze del centro città mentre la gente li applaude e viene ricambiata con saluti, baci e tanta gioia. La destinazione coincide con Villa Imperiale, dove scatterà il ricevimento e dove la festa andrà avanti sino a tarda notte. Gli invitati sono duecentocinquanta, il menù stellato è di Massimo Bottura, l'autore della torta nuziale è il chivassese Fabrizio Galla. Il meteo si fa trovare pronto per una serata in cui ridere, mangiare, brindare e danzare tra i prati del parco San Bartolo, sulle note di una band di altissimo livello, viene spontaneo. Il tutto, come si ipotizza sulle pagine de "Il Resto del Carlino", dev'essere costato circa 260mila euro, con gli sposi che nelle scorse settimane avevano annunciato come il ricavato dei regali sarebbe stato devoluto in beneficenza per la costruzione di una palestra dedicata ai piccoli pazienti dell'ospedale Regina Margherita di Torino (abbiamo approfondito l'argomento qui). Come scrive Paolo Ianieri su "La Gazzetta dello Sport", però, il team Ducati del campione del mondo in carica ha comunque optato per un regalo speciale, consegnando a Bagnaia la Metrakit PreGP125 a ruote alte con cui aveva debuttato ormai quindici anni fa nel campionato mediterraneo.
Dopo la cerimonia l'atmosfera si scioglie definitivamente, ci sono tutte le persone più care a Pecco (che ha scelto il fratello Filippo come testimone) e a Domizia, accompagnata all'altare dal padre e affiancata dall'amico di lunga data Edoardo Panico. C'è tutta la famiglia della VR46 Riders Academy (Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, Andrea Migno, Celestino Vietti) con Valentino Rossi in smoking che, come il fratello Luca Marini, sfoggia un capello elegantemente tirato indietro col gel. C'è il Direttore Generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna che alla Gazzetta dello Sport confessa come pensare a Pecco già marito gli faccia strano, c'è Enea Bastianini che teneramente - come riporta Paolo Ianieri - confida: "Sono emozionato anch'io, alla fine sono cresciuto insieme a Pecco". Non potevano mancare, ovviamente, tutti gli uomini della squadra rossa di Borgo Panigale, compresi Cristian Gabarrini - capotecnico del numero 1 - col figlio Matteo, ultimo allievo dell'Academy di Tavullia.
A Villa Imperiale poi, non appena cala il sole, il volume della musica si alza. La band esegue alla perfezione pezzi dance con cui è impossibile restare incollati alla sedia: come si nota dalle storie Instagram di Francesca Sofia Novello e Marta Vincenzi (entrambe in dolce attesa), sono direttamente Pecco e Domizia che - dopo il dessert - rompono gli indugi e, sfilando con grande energia tra i tavoli, danno il via alla festa. Il microfono ad un certo punto passa dalle mani di Cesare Cremonini, in mezzo secondo parte "50 Special": la cantano l'ex frontman dei Lunapop e, abbracciati a lui, Pecco e Domizia in un momento di estasi completa e di felicità contagiosa che difficilmente dimenticheranno. La loro storia, quella di un aspirante campione segretamente innamorato - sin da adolescente - di una delle migliori amiche della sorella Carola, è davvero speciale. Pecco Bagnaia l'ha coronata alla perfezione anche in questo caso, dal gradino più alto dell'altare.