Il motomondiale è sempre in pausa in attesa del TT di Assen e le notizie sul mercato piloti diventano incontrollabili. Da qualche giorno si parla della clausola che costringerebbe Ducati a versare 300.000 euro di penale a Fermin Aldeguer, il giovane pilota attualmente in Moto2, nel caso non dovesse salire su una moto di Borgo Panigale per il prossimo anno. Il sito Mundo Deportivo ha contattato il manager del pilota, Hector Faubel, il quale non solo ha confermato, ma ha rilanciato: "È stato detto che se la Ducati gli dice che non sarà in sella alla moto l'anno prossimo riceverà 300.000 Euro di risarcimento. È una bugia. Non posso dire la cifra, ma è molto più alta".
E se ci si pensa bene, in effetti, una penale di 300.000 Euro su contratti milionari è poca cosa, quindi è ragionevole credere al manager spagnolo che ha aggiunto altri dettagli interessanti sull'ingaggio che Ducati ha annunciato, piuttosto a sorpresa, dopo il GP del Qatar di quest'anno: "Abbiamo firmato un contratto 2+2. Abbiamo due anni sicuri e altri due definiti dagli obiettivi. A mio parere, credo che siano abbastanza realistici per quello che può fare in MotoGP - ha proseguito Faubel - per contratto il primo anno potrà guidare una Desmosedici GP24 o una GP25, sarà Ducati a decidere. Il secondo anno guiderà la GP26". Vale a dire la stessa moto che avranno a disposizione Bagnaia e Marquez l'ultimo anno prima del cambio di regolamento.
Clausole di un certo "peso" che vincoleranno il mercato piloti dei prossimi anni di Ducati, che potrebbe trovarsi con due moto in meno in griglia nel caso Pramac dovesse decidere di diventare il team satellite di Yamaha.
E infatti non è ancora chiaro in quale team correrà Aldeguer: "Non sappiamo ancora per quale squadra correrà, ma la Ducati ci ha detto di stare tranquilli. Ci hanno detto che hanno puntato su di lui e che noi saremo della partita".
Dal canto suo Fermin Aldeguer si dice pronto per fare il salto in MotoGP. Anzi, diverse case avevano messo gli occhi su di lui e sembrava che già quest'anno potesse fare il passaggio di categoria, dopo che aveva impressionato tutti vincendo le ultime quattro gare della scorsa stagione in Moto2.
Ducati pensava di aver messo le mani sul nuovo Pedro Acosta, ma i risultati di quest'anno dicono un'altra cosa. Fermin ha iniziato la stagione come principale candidato al titolo della Moto2 ma, dopo i primi sette GP, si trova in sesta posizione nella classifica generale.
È a 59 punti dal leader, Sergio García, e il suo manager giustifica così questo distacco: "Fermin sta andando molto bene, ma questo non si riflette sul campionato. Nelle prove guida sempre da solo e cercano di prendergli la scia. Ha commesso un errore a Montmeló (è caduto mentre era in testa) e poi c'è quello che è successo al Mugello (uno strappo al collo non gli ha permesso di fare le qualifiche e in gara è caduto per un contatto). È lì che si trovano i 50 punti, saremmo lì".
Per ora, Aldeguer è concentrato sul 2024 e il suo obiettivo resta quello di diventare campione del mondo della Moto2. Tra pochissimi giorni si svolgerà l'ottavo Gran Premio della stagione allo storico tracciato di Assen, fino a pochi anni fa denominato "l'università della moto" e Faubel non ha dubbi: assicura che si tratta di un circuito dove "può fare molto bene e ottenere un risultato molto positivo".
Può darsi che il ritardo in classifica sia solo frutto di episodi "sfortunati" e il mondiale è ancora lungo, ma l'impressione è che il manager Héctor Faubel, ex pilota del Campionato del Mondo, sia piuttosto abile nel gestire gli interessi (legittimi) dei suoi assistiti.