Dopo anni che i piloti italiani hanno "invaso" la griglia del Motomondiale in tutte le sue categorie, sembra proprio che ora sia tornato il momento degli spagnoli. Dopo Pedro Acosta è giunto il momento di un altro predestinato, per altro suo conterranelo: Fermín Aldeguer ha infatti firmato un contratto con Ducati che lo vedrà impegnato in sella a una Demosedici nelle stagioni 2025 e 2026 della MotoGP. In quale squadra non è ancora dato di saperlo, ma molti indizi portano il giovane murciano nel box del Team Prima Pramac. Vedremo. Quello che è certo è che questa accelerazione da parte di Ducati sta mostrando quale sarà il mercato piloti nel prossimo futuro.
Qualcuno ha già affiancato Fermín Aldeguer a Pedro Acosta, ma mentre l'attuale pilota KTM è arrivato con in tasca due titoli, il giovane (futuro) ducatista deve ancora conquistare un mondiale. Certo, nelle ultime corse del mondiale Moto2 dell'anno scorso ha impressionato, ma di fatto resta ancora molto da fare. Le virgolette sono d'obbligo, vista la giovane età, ma quello di Ducati potrebbe essere un "azzardo moderato", nel senso che male che vada si sono portati a casa un ottimo pilota molto giovane, basti pensare che Fermín ha appena 18 anni.
In fondo Aldeguer si è affacciato da poco nel mondo delle corse che contano: nel 2021 si divide tra MotoE e Moto2, terminando la stagione rispettivamente al 9° e al 25° posto (correndo solo 8 GP). Il 2022 è un anno di transizione dove non arriva mai a podio e si ritira in otto gare, concludendo 14° mentre il 2023 è l'anno della riscossa. Si ritira solo due volte, vince la sua prima gara in Inghilterra, quindi dopo il 22° posto in Giappone sale per due volte sul terzo gradino del podio e chiude al primo posto nelle ultime quattro gare (in Thailandia e Malesia cogliendo anche pole position e giro veloce). Grazie a questo esplosivo finale di stagione chiude al 3° posto e attirando molte attenzioni su di sé, sopra tutte quelle di Alessio 'Uccio' Salucci prima (a un passo da offrirgli la moto di Luca Marini) e di Ducati e di Gigi Dall'Igna poi.
L'inizio di stagione in Qatar non è stato certo entusiasmante per Aldeguer: 16°, ma Lusail è una pista su cui il giovane pilota non ha mai brillato, anche se va detto che buona parte del demerito è da imputare al nuovo fornitore di pneumatici che deve ancora prendere confidenza con la categoria.
Ora però il contratto è firmato con grande soddisfazione per entrambe le parti, ma noi ci chiediamo: e i giovani italiani? Passata l'infornata dei piloti usciti dalla VR46 Academy di Valentino Rossi non si vede all'orizzonte un altro gruppo altrettanto nutrito di ragazzi che possano ambire a una sella in MotoGP. Sì, di piloti in Moto2 ne abbiamo e nelle categorie inferiori ce ne sono diversi, ma nessuno - come invece è successo sia ad Aldeguer che ad Acosta -sembra pronto ad entrare in MotoGP ancora prima di aver compiuto vent'anni.
Intanto però il contratto (due anni con possibile prolungamento per altri due) vedrà il giovane Fermín Aldeguer su una Ducati Desmosedici, una notizia che i diretti interessati hanno commentato così: "Desidero dare un caloroso benvenuto a Fermín nella famiglia Ducati - ha commentato il Direttore Generale di Ducati corse Gigi Dall'Igna - e non vediamo l’ora di vederlo in sella alla nostra Desmosedici GP. Sono molto contento di questo accordo perché Aldeguer è uno dei piloti più forti della nuova generazione del motomondiale. Negli ultimi anni abbiamo seguito la sua evoluzione e durante la stagione scorsa ha dimostrato una velocità incredibile. È un ragazzo molto giovane con potenziale e caratteristiche per far bene e noi gli daremo tutto il supporto tecnico per farlo crescere”:
Dall'altra parte della barricata la risposta è stata come ce la si potrebbe aspettare: "Sono davvero felice di avere questa opportunità - ha dichiarato Fermín Aldeguer - grazie a Ducati realizzerò il sogno che sto inseguendo fin da quando ero piccolo. È arrivato il momento di compiere il grande salto e gareggiare con i migliori piloti al mondo e in più lo farò con la miglior moto in griglia. Ora che so cosa mi riserva il futuro, è il momento di concentrarsi solamente su questa stagione dove mi aspetta una grande sfida in Moto2. Darò il massimo per lasciare questa categoria a testa alta con i migliori risultati possibili prima di affrontare la nuova avventura in MotoGP”.