“Non posso nascondere il nostro disappunto, abbiamo cominciato la stagione con obiettivi diversi”. Comincia così il mea culpa di Massimo ‘Maio’ Meregalli, Team Manager Yamaha MotoGP, in un’analisi della stagione pubblicata dai canali ufficiali Dorna. Una stagione che difficilmente sarebbe potuta andare peggio: “Sfortunatamente abbiamo capito immediatamente di non essere competitivi come gli altri. Eravamo abituati a lottare per il podio, anche per il campionato perché l’anno scorso siamo stati competitivi quasi fino alla fine. Ci è voluto del tempo per digerire questa cosa, anche per il pilota. Quello che ci è mancato e continua a mancarci è il giro secco. È un grande problema, perché se parti dietro puoi avere anche un buon passo ma diventa molto difficile recuperare”.
Non riuscire ad abbassare il tempo nel giro secco (che poi significa non sfruttare il grip della gomma nuova) è un problema che Yamaha si porta dietro da anni. Mai però, da quando Valentino Rossi vi approdò nel 2024, si era vista una stagione così difficile. Manca la moto, ma anche il team satellite. Se non altro a Iwata è rimasto Fabio Quartararo, che con un mezzo di buon livello potrebbe sicuramente fare risultato. Le cose comunque sembrano in miglioramento: per migliorare la M1 Yamaha ha cominciato già a fare acquisti, il team satellite dovrebbe essere VR46, ammesso e non concesso che Valentino Rossi e compagnia ritengano abbastanza veloce la moto da firmare un contratto.
Meregalli analizza anche la stagione di Quartararo: “All’inizio non è stato facile per lui accettare questa cosa e cambiare il suo obiettivo. Uno de suoi grandi punti di forza è che quando ha momenti difficili la tristezza scompare alla svelta. Pensava sempre a cosa avrebbe potuto fare poi, a cosa migliorare. La sua mentalità e la sua velocità… dobbiamo usarlo come esempio, perché spinge sempre dalla FP1 alla gara. Per noi questo ha un grande valore”.
Di Morbidelli, invece, non poteva essere contento: “Ogni tanto ha portato a casa qualche buon risultato, ma non è stato mai in grado di portare a casa un podio, purtroppo i risultati sono stati più cattivi che buoni. Non voglio prendermela col pilota o la squadra, è semplicemente la realtà. È un peccato, perché abbiamo perso insieme e per entrambi adesso è ora di cominciare un altro capitolo”.
Nel 2024 con le concessioni che Dorna ha pensato per i giapponesi sarà tutto più facile, soprattutto considerando che negli ultimi tempi Yamaha ha dato un timido segnale di cambiamento: “L’unica cosa positiva è che normalmente partiamo forte e poi durante la stagione perdiamo prestazioni - l’analisi di Meregalli - mentre quest’anno nelle ultime gare siamo stati in grado di portare a casa qualche podio e anche un passo veramente interessante, il che magari è la prova che abbiamo cominciato a lavorare non dico meglio ma nella giusta direzione. Questo ci dà un po’ di speranza. Stiamo dando tutto per tornare competitivi, non vogliamo correre un’altra stagione così. Quando arrivi così in basso ci vuole tempo per tornare. Abbiamo cominciato a lavorare in modo diverso rispetto a come faceva Yamaha, vogliamo fare uno step importante per il 2024”.