Pecco Bagnaia, confermatosi numero 1 (anche sulla carena) della MotoGP, ha parlato di Ducati e Gigi Dall’Igna, di Valentino Rossi e Marc Marquez, dell’incidente di Barcellona e delle sue conseguenze, della sua famiglia e della compagna Domizia Castagnini e pure di… Jannik Sinner. Lo ha fatto in un’intervista a La Stampa.
Ecco cos’ha detto Pecco sul paragone con Rossi e Marquez, gli unici oltre a lui in grado di vincere due titoli di fila (“Questa volta sono ancora più felice di quanto lo fossi lo scorso anno, anche se ora mi sento solo molto solo stanco”): “Mi mancano ancora un po’ di Mondiali per arrivare al loro livello, ma vincerne due di fila è stato fantastico, ti porta a un livello superiore, e non devo fermarmi qui. Devo continuare a crederci e provare a fare sempre meglio”.
Sull’ipotesi che a Bagnaia piaccia complicarsi la vita, come dice Dall’Igna: “Non mi piace che debba andare a finire sempre così, ma succede da due anni. Trovarti in basso ti aiuta a dare ancora di più il massimo, non è qualcosa che cerco, ma è accaduto anche quest’anno e posso dire che sono i momenti in cui impari di più”.
Sul numero 1 sulla carena: “Penso che quel numero dovrebbe essere obbligatorio per i piloti che vincono in MotoGp perché è per pochi. È anche vero che dà molta responsabilità, la senti, perché poi bisogna sempre dimostrare di essere il numero 1”.
Sull’incidente di Barcellona, di cui non ha mai voluto parlare: “Perché la gente avrebbe potuto pensare che stessi provando a trovare delle scuse, quindi ho preferito lasciare correre, non dire niente a nessuno e farmi gli affari miei. Alla fine è andata bene così, quindi non c’è bisogno di approfondire ulteriormente l’argomento, ma posso assicurare che non è stato un periodo facile per me. […] È stato un momento complicato sotto tutti i punti di vista, anche a casa. In realtà non ci ho pensato troppo, è successo tutto in un attimo. Più che altro ci ho messo molto a tornare lo stesso di prima dal punto di vista sportivo, parlo della velocità in pista. Sotto quello umano, invece, mi è servito poco per tornare alla normalità”.
Sugli avversari non visti come nemici: “Non capisco perché non parlarsi quando stai lottando per lo stesso obiettivo con ragazzi che hanno la tua stessa età. Penso che il rispetto sia alla base di tutto, poi in pista vuoi vincere e la cattiveria agonistica viene da sola, è una cosa naturale”.
Sulla futura sfida in Ducati con Marc Marquez: “Per quello c’è tempo, vedremo come andrà. Per ora non ho voglia di pensarci”.
Dopo aver ricordato l’importanza dei suoi affetti e aver parlato del prossimo matrimonio con Domizia, due battute di Pecco su Sinner, l’altro grande punto di riferimento dello sport italiano: “Prenderei delle grandissime botte da lui, ma mi piacerebbe molto [sfidarlo sotto rete]. Penso che Jannik sia un grandissimo stimolo, un riferimento sotto tanti punti di vista, mi piace come persona. […] Dall’Igna - le parole di Bagnaia riportate da La Stampa - potrebbe prenderlo come pilota in Ducati, il problema è che con la sua altezza non sono sicuro che stia sulla nostra moto”.