“Super - Heros”, questo il titolo di oggi, mercoledì 12 marzo 2025, sulla cover dell’Equipe dedicata a Gigio Donnarumma. È lui il re di una Parigi estasiata dopo il miracolo che i giovanotti di Luis Enrique hanno compiuto ad Anfiel Road, sbattendo fuori dalla Champions League il favoritissimo Liverpool. Ma che cazzo hai combinato Gigione! Una prova monumentale, parate incredibili, due rigori respinti a Nunez e Jones e il giusto tributo del mondo del calcio, come quando nell’estate del 2021 alzavi le braccia al cielo per tutti gli italiani che si godevano il successo al campionato europeo.

C’è tanto del portierone di Castellammare di Stabia nella storia di questa stagione ai massimi livelli del calcio. Merito non aver mollato mai anche dopo le critiche, fin troppo spregiudicate, da parte dei tifosi milanisti quando ha deciso di dire l’addio ai colori rossoneri. Lo stesso è accaduto poi in Francia. I giornalisti lo hanno beccato più volte quando in campo ci sono state incertezze. Una su tutte quel pallone rubato da Benzema nella Champions 2022 che ha determinato il passaggio del turno del Real Madrid e anche dopo la sconfitta di misura all’andata con il Liverpool le parole non sono state buone.
Ma a tutto c’è un tempo, anzi Padre Tempo, che sistema le cose. E, come in questo caso, la rivincita e la più libidinosa possibile. Con il cambio di rotta di chi scriveva: “portiere che non fa la differenza”, ora costretto a definirlo Supereroe con tanto di 9 in pagella e commento da migliore della classe: “Enorme tra i pali, autoritario come mai nell'area di rigore, decisivo ai rigori: il portiere italiano, pur non irreprensibile nelle uscite, ha sfoderato una prestazione immensa”. Una risposta definitiva in campo che pone fine a ogni dubbio: Donnarumma è un top player.
C’è poi chi i rigori li segna. E non fa solo quello. L’eroe della notte della riscossa francese, come nella Guerra dei Cent’anni fu Giovanna D’Arco, è un ragazzo di 19 anni che ci ha fatto brillare gli occhi: Desiree Douè da Angers. Classe 2005 che gioca a calcio come Jimmy Page suona la chitarra, entra in campo nel secondo tempo e, oltre a giocate e tocchi di palla sublimi, prende il pallone del rigore decisivo e lo butta dentro con la cattiveria e a lucidità dei campioni. Palla da una parte, portiere dall’altra e via tutti a festeggiare.
Siamo di fronte a un fuoriclasse dal futuro assicurato. Piede destro fatato, ma bravo anche con il sinistro, è stato inserito dal The Guardian come uno dei migliori talenti del mondo nati nel 2005. Arrivato dal Rennes quest’anno, sta già dimostrando di saper indossare la maglia di Paris Saint Germain. Identico nell’atteggiamento e nel gioco a Lamine Yamal, potrebbe essere la risposta francese al fuoriclasse del Barcellona, come i novelli Cristiano Ronaldo e Messi, ma più simili in campo. Lo spettacolo, ne siamo certi, sarà assicurato. E anche i Palloni d’oro.
Come la bellezza offerta dal nuovo Paris Saint Germain di Luis Enrique: giocare bene e vincere? Si può. Progetto chiaro: basta campioni affermati e primedonne da prime pagine dei giornali, ma talenti liberi di sbocciare, sbarazzini quanto basta e con il carattere delle squadre vere nelle partite che contano. Dembelè e Kvarastkhelia infermabili, Barcola e Duoè i fuoriclasse del futuro, centrocampo di fosforo e gambe con Vitinha e Neves, la freccia Mendes che ha ridicolizzato Salah, quindi la vecchia guardia Marquinhos e Donnarumma. Dove posso arrivare i nuovi eroi di Parigi? Un indizio ce lo ha indicato Woody Allen in Midnight in Paris “Questa non è la città del presente, confusa e frenetica, ma è un luogo capace di magie, miracoli e sorprese”. Per questo tutto è possibile.
