Brad Binder è andato fortissimo, Jack Miller, invece, è rimasto impantanato nei suoi soliti pasticci. Il fine settimana del team ufficiale KTM è stato sicuramente positivo, sia per quanto mostrato dal sudafricano, sia perché la moto austriaca è ufficialmente l’anti-Ducati, ma nel box sponsorizzato da RedBull è già tempo di farsi qualche domanda sul mercato piloti. Perché Pedro Acosta con la GasGas è andato fortissimo e perché - con Fabio Quartararo così scontento della Yamaha, Enea Bastianini in forse per il rinnovo con Ducati e un Marc Marquez da sognare – il tempo per perdonare gli errori o assolvere da eventuali peccati non c’è. E’ quello che con estrema eleganza sembra lasciar intendere anche Pitt Beirer, capo dell’intero reparto racing di KTM, che ha tracciato già un primo bilancio dopo Losail discolpando il pilota australiano e provando, forse per l’ultima volta, a rinnovargli la fiducia.
“Lo ammetto – ha confidato ai colleghi di Speedweek - ho un occhio che ride e uno che piange. Verso la fine della stagione 2023, Miller era tornato alla sua forma migliore. Lo ha dimostrato anche in inverno. Anche per lui tutti i segnali sono molto positivi, ma in Qatar non siamo riusciti a dargli una moto con cui si sentisse a suo agio al 100%. Questo è il nostro lavoro, è ciò su cui stiamo lavorando. Se riusciamo a dare a Jack la giusta sensazione, allora sarà nelle posizioni che gli competono e dove vogliamo che sia”. Il problema, però, è che con la stessa moto Brad Binder va fortissimo e pure Pedro Acosta, inesperienza a parte, ha commesso molti meno errori dell’australiano. “Brad è fantastico – ha proseguito Beirer - ha sicuramente fatto un altro passo avanti. Che si tratti della dieta, dell'allenamento o della guida stessa, Brad si è perfezionato ancora di più ed è arrivato in Qatar nella migliore forma di sempre. Per me è chiaramente allo stesso livello di Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Lo abbiamo visto nel risultato”.
KTM, quindi, vuole esserci e è convinta di poter essere della partita, ma riconosce la necessità di avere due piloti competitivi anche per poter lavorare di squadra sia in termini di sviluppo della moto, sia più materialmente in pista, quando rosicchiare punti agli avversari sarà fondamentale quanto farne. Contrariamente a qualche notizia forzata dal paddock, però, non c’è alcuna possibilità di una promozione immediata per Acosta nella squadra ufficiale e il fiato sul collo di Miller è solo e esclusivamente in ottica rinnovo per il 2025. Con Miller che però è chiamato al mezzo miracolo, viste le parole spese dallo stesso Beirer su Pedro Acosta. “Quel ragazzo ti lascia senza parole – ha concluso – Giusto per ricordarlo: arriva ed è assolutamente fantastico, super veloce e ordinato. Non solo può guidare in quel modo, ma è anche in grado di dire chiaramente alla sua squadra cosa fare. Il ragazzo ha davvero tutto ben definito in testa. E’ stato veloce nella prima sessione di allenamento sull'asciutto, poi è arrivata la pioggia. Una situazione particolare che ha gestito molto bene. Poi l'ingresso diretto in Q2. Impeccabile nella Sprint e, nel suo primo Gran Premio di MotoGP, supera Marc Márquez e fa segnare il giro più veloce della gara. Pedro è un ragazzo già da record: è fantastico".