Al di là dell'evidente fattore carismatico, ci si chiede con insistenza quale sia l'apporto di Valentino Rossi al suo Team nei weekend in cui il 46 riesce a seguire la MotoGP da vicino. Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio - così come Marco Bezzecchi nelle passate stagioni - parlano spesso dell'energia particolare diffusa e infusa dalla presenza di Rossi ai box, come se l'aura del nove volte campione del mondo diventasse contagiosa e positivamente crescente al diminuire della sua distanza dal paddock. In questo 2025 Valentino ha già seguito tre fine settimana di gara in pista: Qatar, Jerez e Mugello. Risultato? Tre podi per il Team di Tavullia, due in Medio Oriente (bronzo sia nella Sprint che nella domenica di Lusail per Franco) e uno nella gara più importante, il Gran Premio d'Italia, dove Diggia ha portato sul terzo gradino del podio la tuta speciale dedicata all'album "Alaska Baby" di Cesare Cremonini. Proprio in riferimento alla gara toscana, sul canale YouTube del Pertamina Enduro VR46 Racing Team è appena stato pubblicato il nuovo episodio di "Inside The Fluo", una graditissima serie che ci svela ciò che non trapela dalla televisione. Quali consigli tecnici fornisce Valentino Rossi ai suoi piloti? Cosa si dicono ai box e in griglia di partenza nei momenti più concitati? Come festeggiano dopo la gara? Siete nel posto giusto per scoprirlo.

Se dall'episodio qatariota di "Inside The Fluo" avevamo già avuto un assaggio delle parole, dei toni e dell'atteggiamento di cui Valentino Rossi si serve per intavolare il confronto non appena i suoi piloti scendono dalla moto, ecco che il "dietro le quinte" relativo al Mugello ci mostra una spiccata consequenzialità tra ciò che Morbido, Diggia, Matteo Flamigni - in compagnia del boss - cercano di sistemare a saracinesche abbassate e quello che poi viene fuori al momento della verità: la gara. Si vede un Valentino Rossi che cerca di guardare oltre sin dal venerdì, prestando attenzione all'andamento delle KTM di Acosta e Binder con le gomme hard ("Vediamo come sono andati..."), che ascolta Franco mentre descrive i suoi problemi di chattering in trazione, che poi si sposta nell'angolo di Diggia per concentrarsi sulla risoluzione dei problemi all'ingresso della Casanova-Savelli: "È importante mettersi a posto lì, perché poi secondo me ci sei". Qualche ora più tardi, gettandosi come un paracadutista in caduta libera all'interno della traiettoria di Bagnaia in quel cambio di direzione in discesa, Fabio avrebbe sferrato il sorpasso decisivo per il podio. Manco a farlo apposta.
Intrigante, poi, la gara della domenica vissuta dalla privilegiata postazione del muretto box VR46, dove si spiaccica l'obiettivo della telecamera per regalarci un Cesare Cremonini in trance agonistica accanto a Uccio - che tiene dita delle mani e probabilmente dei piedi incrociate, mordendosi la lingua durante l'assalto finale di Diggia su Bagnaia e Alex Marquez - un Pablo Nieto stupito dalla frenata di Bagnaia mentre il 63 alza le barricate ("Mamma mia Pecco stacca come un animale") e un Valentino Rossi che supervisiona tutto con occhio clinico, assicurandosi che Franco Morbidelli riceva rapidamente sul dashboard un avviso chiaro ed esplicito che lo convinca a ripetere il long lap penalty (per il contatto con Maverick Vinales) dopo aver toccato il verde nel primo tentativo: "Altrimenti rischia la bandiera nera".
I momenti più divertenti, come spesso accade, saltano all'occhio al parco chiuso, dove Di Giannantonio si lancia tra le braccia di Cremonini, scuotendolo per la felicità: "Ora devi venire a tutte le gare!". Cesare ricambia con un sentito "grazie fratello", galvanizza un Uccio ancora irrigidito dalla tensione ("Ce l'hai fatta fraaa, ce l'hai fatta!") e poi si mette in un angolo del box ad intonare il nuovo coro dedicato al pilota romano: "Di-di-di-Di Giannantonio/ Di-di-di-Di Giannantonio!". Il motivetto ricalca quello di "Mamma Maria" dei Ricchi e Poveri. È tutto bellissimo.