Fa subito sorridere tutti gli inglesi il risultato della prima giornata di azione in pista a Silverstone, l’iconico tracciato che da decenni ospita il Gran Premio di Gran Bretagna. Con la stagione 2025 giunta al giro di boa, il gran premio inglese si conferma ancora uno dei preferiti dai tifosi: l’azione non manca mai, e ogni anno c’è una grande storia da raccontare il lunedì dopo. Nel 2024 era stato proprio l’eroe di casa, Lewis Hamilton, a trionfare, al volante di quella Mercedes che tanto lo aveva fatto dannare, ma che gli aveva anche regalato grandi gioie una volta in Gran Bretagna. Tagliare per primo il traguardo della sua gara di casa era stata un’emozione incredibile, con un’eco che, se si presta attenzione, si riesce ancora a percepire.
Quella era stata la sua ultima vittoria con la Mercedes, con la speranza di poterne replicare almeno la metà in Ferrari. All’inizio di questa stagione, immaginare una simile prospettiva sembrava quasi un’utopia. E invece, la prima giornata in pista a Silverstone racconta un’altra storia - sembra quasi un’altra Ferrari. Infatti, il sette volte campione del mondo ha fatto registrare un tempo di 1:26.892 con la gomma più morbida, conquistando la prima posizione nelle FP1 per la prima volta da quando guida la rossa. Non solo un giro veloce, ma un lavoro complessivamente eccellente con la SF-25, che si è dimostrata, almeno in mattinata, all’altezza del passo gara della McLaren.
La conferma è arrivata nel pomeriggio, sebbene a riprendersi la vetta sia stata proprio la vettura di Andrea Stella grazie a Lando Norris, che ha abbassato il tempo di Hamilton di quasi un secondo. E nelle FP2, effettivamente, la McLaren è sembrata tornare al 100% della sua forma anche se, tutto sommato, la Ferrari può lottare con la MCL 39 se riesce a sistemare alcuni dettagli. Su queste basi, ci si potrebbe aspettare una fotocopia del Gran Premio d’Austria: tanto potenziale per la SF-25, ma un dominio ancora saldo da parte di Lando Norris e Oscar Piastri, che non si sono fatti impensierire da nessuno, nemmeno nei momenti di bagarre.
A Silverstone, la Ferrari ha anche deciso di introdurre la quarta Power Unit della stagione, insieme a una seconda batteria e a un nuovo sistema di scarico, quindi le due SF-25 si possono considerare “fresche” e pronte per affrontare il weekend britannico al massimo della performance. Il team di Maranello può contare anche sul ritorno di Fred Vasseur, dopo l’assenza nella domenica austriaca per motivi personali e non resi noti. Proprio intorno al team principal della Ferrari continuano a circolare voci e speculazioni riguardanti il futuro della gestione amministrativa della Scuderia: durante la conferenza stampa dedicata, Vasseur ha ricevuto parole di supporto anche da parte di Zak Brown e Christian Horner.
Già Toto Wolff, nei giorni scorsi, aveva sottolineato come per vincere sia fondamentale la continuità, avvertendo che, se la Ferrari continuerà a cambiare i propri punti di riferimento, difficilmente potrà trovare stabilità. Christian Horner gli ha fatto eco: “È ancora un ruolo praticamente nuovo per lui, e ci vuole del tempo per trovare i giusti processi, le persone adatte, la cultura corretta. Il nostro lavoro consiste nel far funzionare un enorme gruppo di persone, orientandole tutte verso un’unica direzione. Con la Ferrari, poi, la pressione è ancora più grande a causa delle aspettative nazionali”.
La Ferrari può davvero ambire alla vittoria a Silverstone? Se ci basiamo sui dati del venerdì, la risposta è sì: Charles Leclerc, ma soprattutto Lewis Hamilton, sembrano avere le carte in regola per puntare al gradino più alto del podio. Allo stesso tempo, bisogna restare con i piedi per terra: la McLaren resta la squadra da battere e ha ancora margine di miglioramento. Per Hamilton, al debutto nel GP di casa con la tuta rossa, l’umore è positivo: ha intenzione di dare il massimo, sperando che la magia di Silverstone possa aiutarlo - magari con quel pizzico di pioggia che rende tutto più imprevedibile. Una possibile alleata per uno come lui, cresciuto e forgiato proprio sotto l’acqua.
