Un tempone pazzesco strappato quando mancavano quasi dieci minuti alla fine delle FP2 di Portimao, prima che iniziassero a provarci tutti tra cadute, bandiere gialle e troppo traffico in pista. Così Enea Bastianini ha messo la sua firma sul venerdì di Portimao, ricordando al mondo – e a chi lo vuole già con un piede fuori dal team ufficiale Ducati – che su quel box tutto rosso, sopra alla migliore moto del mucchio, non ci sta per caso. “Non ero partito con il piede giusto – ha detto la Bestia – avevo gl stessi problemi del Qatar, ma poi con la soft abbiamo fatto un ottimo lavoro. C’è qualcosa da migliorare ancora con la media per sentire più mia questa moto”. Una moto, la Desmosedici, che nella versione 2024 è ancora tutta da capire fino in fondo, tanto che oggi a Portimao persino Pecco Bagnaia è sembrato un po’ in sofferenza. Il campione del mondo in carica, comunque, è riuscito a strappare l’ottavo tempo che gli permette l’accesso diretto in Q2. Nessun dramma, comunque, da parte di Pecco, che nel box ha riferito di non trovarsi benissimo in alcune curve, mostrando comunque la solita calma. Domani, c’è da scommetterci, sarà della partita, come fa ormai da tre stagioni.
Sono state, però, le FP2 dei compagni di squadra. Dietro a Bastianini, infatti, c’è la KTM che non ti aspetti: quella di Jack Miller. L’australiano è riuscito ad andare più forte del piò quotato compagno Brad Binder, che comunque ha chiuso con il quinto tempo di giornata. Se in Q2 accederanno direttamente le due Ducati del team ufficiale e le due KTM del team ufficiale, sorprende che ci saranno anche le due Yamaha con Fabio Quartararo nono e Alex Rins decimo, mentre per Aprilia solo Maverick Vinales è riuscito a guadagnare l’accesso diretto in Q2 con il settimo tempo, mentre il suo compagno Aleix Espargarò ha dovuto fare i conti con una caduta a pochi minuti dalla fine del turno. Ancora fuori, invece, le Honda, relegate tutte nelle ultime posizioni e sempre più alle prese con evidenti difficoltà sui saliscendi di Portimao.
I soliti problemi della Honda non sono però più un problema per Marc Marquez. Oggi il 93 è apparso molto più aggressivo rispetto a Losail e sin dal turno del mattino ha provato a giocare al vertice, piazzandosi davanti e rispondendo poi tempo su tempo a chi ha provato a strappargli la prima posizione. Spingere è quello che stava facendo anche quando, a due minuti dalla fine del turno, la sua Desmosedici lo ha tradito con una chiusura sul davanti che gli è costata la prima escursione sulla ghiaia della sua nuova vita da ducatista. Per lui, comunque, terzo tempo di giornata e sorriso sempre stampato in faccia: “Se guardiamo il passo sono da top 3, ma il mio obiettivo è stare nei cinque, credo ci siano ancora quei quattro o cinque piloti che possono fare meglio di me”. Intanto lui ha fatto il suo che, tradotto in termini di classifica, significa aver fatto meglio di quel Jorge Martin che a detta di tutti sarà il vero rivale di Pecco Bagnaia nella lotta al titolo. Per Martin è stata una giornata sempre un po’ in ombra e senza quell’esplosività che solitamente impressiona.
Chi, invece, ha ritrovato esplosività almeno qui a Portimao è Marco Bezzecchi. Il pilota del team Pertamina Enduro VR46 è riuscito a strappare il sesto tempo di giornata dopo il brutto fine settimana di Losail, mentre il suo compagno di squadra, Fabio Di Giannantonio, ha fermato il cronometro sul dodicesimo tempo, a poco più di mezzo secondo da Enea Bastianini. Fuori dalla Q2, quindi, ma con buone possibilità di agganciare il treno dei migliori già domani mattina, passando dalla Q1. A fare lo stesso tentativo ci sarà anche Pedro Acosta, che ha mostrato la solita esplosività all’inizio del turno, ma ritrovandosi poi a fare i conti con qualche imprecisione quando c’è stato da spingere davvero. Da segnalare, per quanto riguarda gli italiani, infine, la brutta scivolata di Franco Morbidelli, arrivata quando i tempi del Morbido erano ancora perfettamente in linea con quelli dei migliori dieci e l’ultima piazza di Luca Marini che, oltre ai soliti problemi, è stato protagonista anche di una caduta.