America, CHE SPETTACOLO!
Il campionato americano, per chi non lo conoscesse, presenta un fitto calendario, che vede protagonisti piloti di grande calibro, che molto spesso gareggiano anche in altri campionati Europei e non, dal WEC al GTWC, da INDY alla Formula E. Vi starete chiedendo quali circuiti ospitano queste gare…la risposta? Partiamo col dire che l’America regala sempre un grande spettacolo per tutti gli appassionati, dalle Nascar ad Indy passando per i prototipi e le GT.
A fare da cornice a queste gare vi sono alcuni dei circuiti più belli, ricordiamo infatti Daytona, che ha dato inizio alla stagione con l’iconica ROLEX 24H, per poi passare a Sebring a marzo, Long Beach, la 6H del “Glen”, Virginia, Canadian Tire Motorsport Park, Indianapolis (solo per citarne alcuni). Fino ad arrivare all’ultima bandiera a scacchi che sarà sventolata sul tracciato di Road Atlanta alla fine della 10h della Motul Petit Le Mans.
IMSA: cos’è e come funziona?
Il campionato IMSA è alla sua 53° edizione e ogni anno accoglie moltissimi fan, americani e non. “The international Motor Sports Association” è una federazione statunitense che organizza campionati e gare automobilistiche. Quest’ultima è stata fondata nel 1969 da Jonh Bishop, impiegato del Sports Car Club Of America e sua moglie Peggy, con l’aiuto dell’allora responsabile Nascar, Bill France. Per poi passare nelle mani del magnate statunitense Don Panoz.
Dopo aver cambiato numerosi nomi e presidenti negli anni (come Panoz Motor Sports Group, Grand American Road Racing Association) prenderà il nome di IMSA, International Motor Sports Association. Il campionato americano IMSA WeatherTech SportsCar vede protagoniste cinque classi: IMSA Grand Touring Prototype (GTP), LMP2, LMP3 e due classi per le vetture gran turismo, GTD PRO e GTD.
Il campionato è nato nel 2014 grazie alla fusione di altre due serie, American Le Mans Series e la Rolex Sports Car Series. Dal 2014 al 2015 il nome ufficiale della serie era United SportsCar e il marchio Rolex era title sponsor. Però nel 2016 il campionato ha preso il nome attuale di WeatherTech, diventando così title sponsor della serie. Ogni stagione inizia a fine gennaio con la sua gara principale, l’iconica 24 Ore di Daytona e finisce con un’altra classica, la Petit Le Mans all'inizio di ottobre.
Motul Petit Le Mans: una gara tra le dolci colline della Georgia
Michelin Raceway Road Atlanta è riconosciuto come uno dei migliori circuiti del mondo. Il tracciato si trova a nord di Atlanta, tra il verde del dolce paesaggio della Georgia nord-orientale.
La struttura viene utilizzata per molti eventi, tra cui gare automobilistiche e motociclistiche, professionali e amatoriali. Ospita infatti appuntamenti importanti come la Motul Petit Le Mans, Drift Atlanta, MotoAmerica e The HSR Mitty.
IMSA “THE LAST DANCE”: tra passato e presente.
Il grande finale di stagione avverrà proprio a Road Atlanta in una gara di 10H tra spettacolo, sorpassi, curve e massima velocità. Giunta ormai alla 26° edizione, la Petit Le Mans è la più giovane tra le classiche endurance americane, ma non per questo non è tra le preferite per molti piloti e appassionati. Tra le curiosità ricordiamo che la casa dei 4 anelli detiene il record di ben 9 vittorie.
Andiamo un po’ indietro nel tempo, perché la prima edizione risale proprio al 10 ottobre del 1998 come gara valevole per il campionato IMSA, ma dal 1999 è divenuta una delle prove più importanti ed interessanti del campionato American Le Mans Series. Dal 2014 il Campionato IMSA WeatherTech SportsCar è il principale campionato americano per Prototipi e GT, nato dalla fusione tra il Grand American Road Racing Championship e l'American Le Mans Series.
Per la rubrica ACCADDE OGGI “The flying Porsche”
Proprio oggi Don Panoz lanciò la Petit Le Mans. La prima edizione fu segnata da un pericolosissimo volo della Porsche 911 GT1 -98 di Yannick Dalmas. La Porsche 911 GT1 #26, conquistò la pole position, ma a causa di uno scoppio tra le curve 8/9 non riuscì a concludere la gara, lasciando così la vittoria alla Ferrari 333 SP di Eric van de Poele, Emmanuel Collard e Wayne Taylor.
Una sorta di “walk of fame” di stelle provenienti dal mondo dell’Indy, delle gare endurance e della F1…
Partiamo infatti con il citare il due volte campione del mondo Indy e vincitore dell’ultima 500 miglia di Indianapolis, Josef Newgarden. Un nome una garanzia per il team Penske; si unirà infatti all’equipaggio di Campbell e Felipe Nasr, con la Porsche 963 LMDh #7.
Penske, come ben sapete, ha stretto una partnership con Porsche per il suo programma LMDh. Newgarden, infatti, non ha certo nascosto il suo desiderio di competere in futuro alla 24 Ore di Le Mans con il tanto venerato marchio tedesco. Non è la prima volta in IMSA per Newgarden; i più attenti ricorderanno il suo quinto posto con l’Oreca 07 alla 24H di Daytona, insieme ad un altro diamante dell’Indy Scott McLaughlin, Kyffin Simpson e John Farano.
Porsche Penske Motorsport ha anche annunciato due dei suoi assi, Laurens Vanthoor e Kevin Estre, piloti stimati e amati dalla casa di Stoccarda. Come molti sapranno, corrono full time nel WEC. Laurens Vanthoor, per la Petit Le Mans, condividerà la vettura gemella #6 nell’IMSA, insieme a Nick Tandy e Mathieu Jaminet, reduci da una super vittoria sul tracciato di Indianapolis. Per Vanthoor si tratterà della prima uscita con LMDh in terra americana, da quando a marzo, ha conquistato una vittoria in GTD PRO con la Porsche 911 GT3 R, “The plaid Porsche” del Pfaff Motorsports a Sebring.
Kevin Estre affiancherà, proprio nella Plaid Porsche #9, Patrick Pilet e Klaus Bachler in GTD PRO. Continuiamo a “passeggiare” in questa walk of fame immaginaria…finchè non ci imbattiamo in un nome. Se vi dicessi campione del mondo di F1 2009?
Ebbene si, proprio lui, Jenson Button. Ormai amante delle gare endurance, in quanto reduce dalla 24H di Le Mans. Ricordiamo infatti la sua partecipazione al centenario con una Chevrolet Camaro NASCAR Next Gen del progetto NASCAR Garage 56. Button è pronto a scendere nuovamente in pista, nella classe regina (Grand Touring Prototype), insieme a Rockenfeller e Tijmen van der Helm sulla Porsche 963 JDC-Miller Motorsports #5, per la sesta gara del team.
Una super entry list, per un finale di stagione da attendere con il fiato sospeso!
10H per un finale di stagione ancora aperto, dove tutto è ancora in gioco…dove tutto (o quasi) è ancora da decidere. La classe regina Grand Touring Prototype (GTP) ha abbracciato al massimo la sua prima stagione della “Golden Era” americana. Le Mans Prototype 2 (LMP2) ha tre vetture raggruppate entro 100 punti. La classe Le Mans Prototype 3 (LMP3), farà la sua ultima apparizione proprio a Road Atlanta, perché dall’anno prossimo non ci sarà più questa categoria nel campionato WeatherTech.
Pochi punti di distanza tra i primi tre della categoria GTP. Infatti vediamo in testa al campionato, con 2460 punti, la Cadillac #31 di Pipo Derani e Alexander Sims, seguiti in scia con 2457 punti dall’Acura #10 di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor. Questi ultimi due vedranno negli specchietti retrovisori la Porsche 963 #6 di Mathieu Jaminet e Nick Tandy con ben 2455 punti.
Possiamo affermare che in GTP la lotta è ancora aperta, come del resto anche nella categoria LMP2 con in testa il team TDS RACING con Mikkel Jensen e Steven Thomas con ben 20 punti di vantaggio su Ben Keating e Paul Loup Chatin; più distanti invece Ben Hanley e George Kurtz sulla #04.
Nella categoria LMP3 vediamo un forte gap tra il primo e il secondo con in prima posizione il team Riley Motorsport con ben 1838 punti. Passiamo però alla categoria GTD PRO, con ben 3 case automobilistiche differenti nelle prime 3 posizioni: Lexus, Corvette e Mercedes.
Campioni di classe e secondo campionato sprint conquistato da Paul Miller in GTD: 5 vittorie di stagione, 7 podi e 2 campionati Sprint nel giro di due anni
È un'impresa più che rara nel campionato IMSA WeatherTech SportsCar che una squadra conquisti un campionato di classe prima dell'ultima gara della stagione. Ma questo è esattamente ciò che Paul Miller Racing ha appena realizzato per il campionato WeatherTech. Madison Snow e Bryan Sellers hanno guidato la BMW M4 GT3 #1, fino a raggiungere un terzo posto calcolato nella gara TireRack.com Battle on the Bricks, sul tracciato di Indianapolis Motor Speedway. È stato il settimo podio del 2023 per Sellers e Snow, cinque dei quali sono stati ottenuti con vittorie in gare; più che sufficiente per conquistare il campionato di classe e il campionato IMSA Sprint Cup, che assegna punti solo per le gare più brevi in programma.
E ora vi starete chiedendo dove seguire la gara? L'evento si potrà seguire in diretta streaming sul sito del campionato IMSA e qui trovate il link. Non ci resta che metterci comodi e goderci quest’ultimo episodio di una serie o meglio di un campionato a stelle e strisce che ha dato tanto spettacolo e che regala ogni anno tante emozioni.
Per i più curiosi ecco il calendario del prossimo anno:
19-21 gennaio: Roar Before the Rolex 24
25-28 gennaio: 24h di Daytona
13-16 marzo: 12h di Sebring
19-20 aprile: Long Beach
11-12 maggio: Laguna Seca
31 maggio -1 giugno: Detroit
7-9 giugno: Mid-Ohio Sports Car Course
20-23 giugno: 6h Watkins Glen
12-14 luglio: Canadian Tire Motorsport Park
2-4 agosto: Road America
23-25 agosto: Virginia International Raceway
20-22 settembre: Indianapolis
9-12 ottobre: Petit Le Mans
Non vi resta che restare sintonizzati anche perché IMSA spegne i riflettori per alcuni mesi, ma tornerà in azione a dicembre con i test privati a Daytona e poi ancora a gennaio con il Roar Before The Rolex 24, seguito da una delle gare più belle di sempre, la 24H di Daytona, che apre ufficialmente la stagione dal 26 al 29 gennaio. Qui il link alle classifiche e al programma con gli orari, tenendo sempre conto che siamo in Georgia con ben 6 ore di fuso orario. Un litro di caffè e che vinca il migliore!