Domenica nel box Yamaha gli hanno portato una torta per festeggiare le 100 partenze in MotoGP, tutte in sella alla moto di Iwata. Il regalo che Fabio Quartararo vorrebbe davvero, però, non c’era, anche se il francese dopo il GP della domenica è apparso meno deluso e amareggiato del solito. Perché è vero che l’undicesima posizione sotto la bandiera a scacchi è decisamente niente per uno che è consapevole di essere tra i migliori del mucchio a livello di talento, ma è vero pure che dopo aver firmato un contratto per altri due anni nello stesso box le cose da fare sono due: impazzire oppure mettere la luce sugli aspetti positivi.
Ecco, di aspetti positivi Fabio Quartararo ne sta trovando sempre di più e è a quelli che intende aggrapparsi. “È stato un GP difficile, ma è andata molto meglio di quanto mi aspettassi – ha raccontato - Facciamo tanta fatica all’inizio con le gomme nuove, ma poi trovo il ritmo e anche oggi ho finito più o meno con la stessa distanza dal vincitore che avevo nello Sprint. Sappiamo dove possiamo migliorare. Qualcosa non è proprio andato, ma dobbiamo capire cosa: c'entrano le gomme nuove. Penso che la seconda parte della stagione potrà darci maggiori soddisfazioni e penso che miglioreremo”. Più una certezza che una speranza, con Quartararo che prima ribadiva sempre di voler lavorare e lavorare e, adesso, sente di potersi concedere anche un po’ di relax.
“Abbiamo fatto dei test e abbiamo provato diverse cose, siamo all’ottava o nova versione della moto e tutto sommato vedo che siamo più vicini – ha spiegato – credo che a luglio non avremo altre giornate di prove ma possiamo anche rilassarci qualche giorno”. Un cambio di atteggiamento, quello del francese, che non è solo frutto del nuovo contratto da 12 milioni di Euro a stagione, ma che, anzi, sembra più figlio del nuovo modo di lavorare portato in Yamaha da Max Bartolini. “Stiamo molto cambiando – ha confermato il campione del mondo del 2021 – la mentalità è cambiata e è un fatto molto positivo. Io stesso sono cambiato: non sono un ingegnere e anche se in passato provavo a confrontarmi su un piano più tecnico, oggi ho capito che devo riportare solo le mie sensazioni della pista. Credo che all’inizio il gap dai costruttori europei fosse molto più ampio e abbiamo fatto progressi. Stiamo lavorando duro e non si può ancora dire dai risultati, ma siamo sulla buona strada e speriamo di potervi far vedere presto anche dai risultati tutto questo”