“E’ qualcosa che servirebbe! Magari per crescere piloti che abbiano da sempre il dna Ducati, ma non significa che lo stiamo facendo o che lo faremo a breve. Però mi piacerebbe e non nascondo che è da sempre un mio pallino”. Era il maggio dell’anno che si è appena concluso e Gigi Dall’Igna, relatore ad un convegno dell’Università di Bologna, ci aveva risposto proprio così sulla possibilità che Ducati sbarcasse in Moto3 con una sua moto e una sua squadra. Nessun annuncio, sia inteso, e anche la precisazione che, almeno per ora, l’ipotesi di una “mini Desmosedici” è destinata a restare tale. Però anche l’ammissione che l’argomento è sui tavoli di Borgo Panigale ormai da un po’.
A confermarlo, adesso, è stato anche il CEO di Ducati, Claudio Domenicali, nell’intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport. Nel frattempo, infatti, il marchio che ha cannibalizzato ogni categoria della velocità ha deciso di sbarcare anche nell’off road, con due moto (una 450 adesso e una 250 a breve) che debutteranno nel campionato italiano nel 2024 e poi nel mondiale nel 2025. Motori del tutto nuovi e che, con qualche accorgimento degli ingegneri di Borgo Panigale e magari proprio sotto l’occhio esperto di Gigi Dall’Igna, potrebbero anche diventare il cuore di sportive più piccole. Se non, addirittura, fornire una prima base per realizzare davvero il desiderio dello stesso Dall’Igna.
“Ci sono molte cose in comune tra i motori da cross e quelli della Moto3 – ha spiegato proprio Domenicali - i motori della 250 4T GP sono molto simili. Per creare una Moto3 bisogna pensare ad un progetto specifico, che non presenti complicazioni particolari, ma se volessimo entrare in Moto3, penso che molto rapidamente potremmo avere una moto molto competitiva e un motore molto veloce: nell’offroad siamo in una fase di apprendimento, in Moto3 saremmo sull’asfalto, il nostro terreno, quindi è un progetto potenzialmente interessante. Adesso non voglio aprire troppi fronti, però mai dire mai!" Mettere le ruote in Moto3 significherebbe, per Ducati, non lasciare alla sola KTM l’egemonia su tutti i giovani talenti che arrivano dalle classi minori e rappresenterebbe sicuramente un’opportunità in più anche per tanti giovanissimi piloti italiani. Soprattutto adesso che la VR46 Riders Academy ha spostato quasi tutte le sue attenzioni e le sue energie sulla MotoGP.
In Ducati, insomma, parlano già da un po’ della possibilità di sbarcare in Moto3, anche se lo stesso Domenicali ha ribadito che al momento non c’è niente di concreto. Spiegando anche che l’azienda di Borgo Panigale intende sì crescere molto dal punto di vista dei risultati, ma non delle dimensioni. “Con l’offroad – ha concluso - ci saranno volumi aggiuntivi importanti, anche se resteremo ben al di sotto delle 100.000 moto all’anno. La Ducati continuerà ad essere un'azienda di medie dimensioni: non vogliamo crescere troppo, perché vogliamo avere un rapporto diretto con i nostri clienti, offrire ottimi prodotti e, soprattutto, il miglior servizio”.