All’inferno e ritorno. Due volte. Destinazione Supercoppa. Il Milan ribalta l’Inter (come la Juve) e mette in bacheca il suo cinquantesimo trofeo. Negli spogliatoi Sergio Conceição balla e fuma il sigarone per celebrare il trionfo. In sette giorni ha rivoltato i rossoneri come un calzino, ridato anima e coraggio alla squadra, rilanciato gli ammutinati Theo Hernandez e Rafa Leao e, soprattutto, ha vinto. What else? Si dispera Simone Inzaghi nella notte di Riyad. I nerazzurri avevano in mano la partita (come i bianconeri), hanno concesso ai rivali di riaprirla, mancato il colpo del definitivo kappaò e, infine, subito il sorpasso all’ultimo curva. Non solo. La squadra torna dall’Arabia Saudita piena di acciacchi e con il morale a terra. Marcus Thuram, Hakan Çalhanoğlu e Stefan de Vrij sono sotto osservazione. Vedremo gli effetti sul campionato.
Ok, ma come è andata Inter - Milan?
Per quasi l’intero primo tempo, tutto si può dire tranne che il derby sia un inno al bel calcio. Ad una manciata di secondi dal duplice fischio, però, Lautaro Martinez (voto 6,5) si ricorda come fare gol, dopo una rimessa regalata da Álex Jiménez (5) e la dormita di Emerson Royal (5,5). Nemmeno il tempo di ripartire e l’Inter è già 2-0. Mehdi Taremi (6,5) aggancia il rinvio di Yann Sommer (6), si infila tra Fikayo Tomori (5,5) e Malick Thiaw (5) e non lascia scampo a Mike Maignan (6,5). Gli inviati cominciano a picchiettare sulla tastiera e nelle redazioni si preparano i titoli per celebrare la corazzata Inter di Inzaghi (5), come da pronostico. Ma Conceição (8) getta il Milan oltre l’ostacolo. Dentro Leao (8), che accelera e si procura una punizione dal limite. Theo (8) infila nell’angolo. Come dicono quelli bravi, partita riaperta. Inzaghi si copre con Piotr Zielinski e Carlo Augusto. Sull’altro fronte, anche Tammy Abraham e Ruben Loftus-Cheeck all’assalto. Le squadre sono come due pugili che al centro del ring se la danno di santa ragione. I nerazzurri accarezzano il 3-1: palo di Carlos Augusto, Denzel Dumfries (5,5) ipnotizzato da Maignan. I rossoneri agguantano il 2-2: assist di Hernandez, magia di Christian Pulisic (7). Quando si gioca il terzo dei cinque minuti di recupero, è ancora Leao a spalancare la porta ad Abraham (7). Il Milan alza la Supercoppa.
Ora c'è la Serie A
Ed è subito campionato. Il Napoli senza coppe di Antonio Conte guarda tutti dall’alto nella classifica degli asterischi (due con altrettante partite da recuperare per le milanesi, uno per Atalanta e Juve). Le brusche frenata di Fiorentina e Lazio offrono alla squadra di mago Conceição la possibilità di avvicinare la zona Champions. Il derby è l’ossessione giusta per Thiago Motta. La trasferta di Venezia l’occasione di Inzaghi per curare anima e corpo dei campioni d’Italia. Mentre Giampiero Gasperini aspetta al passo chi lo aveva criticato (quorum ego) per aver snobbato il trofeo italo-saudita. È un calcio senza tregua.