Non si è ritirata, è scomparsa. Un anno fa, Camila Giorgi ha fatto qualcosa che nessuno si aspettava: ha lasciato il tennis senza comunicati ufficiali, saluti ai fan, solo un trafiletto comparso sul sito dell’antidoping e una lista crescente di interrogativi. Addio ai tornei, ai match, alle interviste. E soprattutto addio a qualsiasi tentativo di incasellarla in uno schema prevedibile. Camila ha lasciato il tennis nel momento più imprevedibile e nel modo più rumoroso possibile: con il silenzio. Ma nel frattempo, fuori dai campi, l’eco non ha mai smesso di rimbombare. Prima il caos con il fisco italiano, che l’avrebbe spinta a lasciare definitivamente l’Italia per tornare in Argentina, la terra d’origine di suo padre Sergio. Poi l’inchiesta sui falsi vaccini anti-Covid, con tanto di coinvolgimento nella maxi-indagine della Procura di Vicenza, la stessa che ha toccato anche la cantante Madame. Infine, le voci sempre più insistenti di un fidanzamento con Ramiro Marra, politico argentino di ultradestra, tra le figure emergenti del nuovo governo Milei. Camila è uscita dal tennis, ma non è mai uscita dal radar.

E adesso? Adesso torna davvero. Non su un campo, ma davanti alle telecamere dell’Isola dei Famosi, in Honduras, dal 7 maggio su Canale 5, nella nuova edizione condotta da Veronica Gentili. Una partecipazione che segna il primo vero ritorno in scena dopo il ritiro, un nuovo atto nel copione disordinato e imprevedibile della sua carriera. Perché se Camila ha lasciato il tennis, non ha mai lasciato il palcoscenico. Chi la conosce lo sa: è sempre stata una figura sfuggente. Sul campo, è arrivata fino alla posizione 26 del ranking Wta, conquistando quattro titoli senza mai convincere del tutto chi pretendeva da lei una carriera lineare. Allenata dal padre Sergio, presenza costante e spesso criticata nel suo angolo, ha alternato lampi di genio e blackout incomprensibili. Ma con una costanza su tutte: l’indipendenza. A “Verissimo” qualche mese fa, lo ha detto lei stessa: “Non sono sparita. Dovevo fare un annuncio a Parigi, poi è uscito tutto all’improvviso. Volevo smettere da anni. È una vita pesante”. E quando le è stato chiesto dei guai con il fisco, ha precisato che “i problemi sono nati a causa delle persone che mi gestivano. Abbiamo cambiato tutto, ora è tutto in ordine. E non mi piace che le colpe siano state date a mio padre”.

Stessa chiarezza sull’inchiesta vaccini: “Pensavo di avere un rapporto umano con la dottoressa. Invece, appena è stata in difficoltà, ha fatto il mio nome. Non sapevo che non mi avesse fatto il vaccino. L’ho scoperto dopo”. Oggi Camila ha 32 anni, una community da oltre 700mila follower su Instagram, una nuova vita tra moda, social e Argentina. Eppure, ogni cosa che fa continua a far rumore. L’Isola, in questo senso, non è solo un reality: è un banco di prova per un personaggio che ha sempre diviso, acceso, scompigliato le carte. A maggio, per lei, ci sarà anche un’udienza cruciale a Vicenza. Altro giro, altra sfida. Perché Camila Giorgi non è solo un’ex tennista. È una variabile impazzita che il sistema non ha mai saputo assorbire del tutto. E che ora, dopo il ritiro, il trasferimento, le polemiche e i titoli di coda mai scritti, è pronta a riaprire il sipario. A modo suo.