Sarebbe potuto essere il weekend della svolta quello in Ungheria della Ferrari, in pole position con Charles Leclerc ma sconfitta, ancora una volta, sotto la bandiera a scacchi. Il fine settimana all’Hungaroring, una delle piste che vede sempre più azione nel calendario della Formula 1, per la rossa non si può definire positivo, nonostante il buon passo della SF-25 del monegasco nella prima parte di gara e il lavoro svolto il sabato, perché tutto sommato anche questa volta Fred Vasseur torna a Maranello praticamente a mani vuote. Anche perché, se almeno Leclerc ci ha provato, Lewis Hamilton è stato autore di un altro weekend negativo, in salita e in difficoltà nel trovare la quadra con la monoposto.

Dopo il recupero magistrale a Spa Francorchamps, quando il sette volte campione del mondo è riuscito a guadagnare la settima posizione nonostante la partenza dalle ultime file, ci si aspettava di vedere un Sir Lewis in fase di miglioramento. Invece, all’Hungaroring il britannico è tornato a faticare, non riuscendo ad accedere al Q3 per partire dodicesimo e finire il Gran Premio d’Ungheria sempre nella stessa posizione. La crisi dell’ex pilota Mercedes è uno degli argomenti caldi della pausa estiva della Formula 1, perché mostra un Lewis Hamilton inedito, vulnerabile e fragile come non è mai stato.

A parlare di lui è arrivato anche Jean Alesi, ex pilota della rossa, che ha criticato aspramente il suo comportamento, demotivante e inaspettato da un sette volte campione del mondo. “Penso che l’atteggiamento di Hamilton demoralizzi chi lavora attorno a lui - ha spiegato sulla rubrica che cura per il Corriere della Sera - Ayrton Senna o Michael Schumacher non avrebbero mai detto cose del genere” ha scritto il francese, facendo riferimento alle dichiarazioni rilasciate dopo le qualifiche.
Lui che il mondo Ferrari lo conosce bene, prima da pilota e ancora oggi come osservatore speciale nel box, ha anche detto la sua sul weekend disastroso della rossa in Ungheria: “Sembrava una commedia all’italiana, è diventato un film horror a un certo punto” ha spiegato l’ex pilota. “Una Ferrari che fila sabato e poi la domenica non rende è ciò che più fa infuriare chi ama il Cavallino. Il problema lo ha svelato Russell, che era dietro a Leclerc…” ha aggiunto Alesi.

