Febbraio è iniziato alla grande per Jean Alesi. Infatti, l’ex pilota della Ferrari è stato nominato Direttore Generale del circuito ‘Paul Ricard’. Tuttavia, mentre si bea del prestigio dell’incarico, deve far fronte a problemi non indifferenti, come l’esclusione del tracciato dal calendario di Formula 1 di quest’anno, diversamente da quanto accaduto durante la scorsa stagione. Per Alesi è chiaro chi sia responsabile della mancata riconferma del Paul Ricard: “Il problema della Formula 1 in Francia non è il circuito, ma la politica, è probabilmente l’unico GP di F1 che non è mai stato visto da un Presidente, tranne che a Magny-Cours una volta, quando François Mitterrand partecipò come parte del suo desiderio politico che la gara si svolgesse lì. Da allora, non è più successo. Il problema non è il circuito, ma il desiderio del Paese. L’altro mio lavoro è quello di Ambasciatore della Formula 1, quindi il mio legame con il Circus è diretto, senza giri di parole, e loro sono molto chiari al riguardo. La F1 ha probabilmente 32 Paesi nel mondo che chiedono di ospitare le gare. L’ultimo Gran Premio che abbiamo disputato qui, l’anno scorso, è stato molto, molto popolare tra la gente. Quindi è un peccato perderlo”.
Il Gran Premio di Francia mantiene il record di evento automobilistico più antico al mondo: “Non è un problema per la F1 avere un Gran Premio in Francia, la colpa è della Francia. Parte del mio nuovo ruolo sarà quello di inviare una lettera per richiedere un incontro con il presidente della Francia, ma non so se questo accadrà. Se ciò si verificasse, e potessimo riavere il GP, sarei l’uomo più felice del mondo! Se andassi all’Eliseo e parlassi con Macron, sarebbe molto più utile che fare pressione su chiunque altro”.