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Joan Mir piange ancora, ma le lacrime gli si asciugano prima: “Soliti problemi, ma la mia Honda è più veloce”

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

12 marzo 2024

Joan Mir piange ancora, ma le lacrime gli si asciugano prima: “Soliti problemi, ma la mia Honda è più veloce”
Johann Zarco, che guida la Honda solo da poche settimane, gli ha messo le ruote davanti e per Joan Mir continua il periodo più difficile della sua carriera. Il maiorchino, probabilmente, non vede l’ora di andare a cercare fortuna altrove, ma nel 2024 è ancora sopra la Honda che dovrà stare. Per questo cerca di mettere la luce sugli aspetti positivi…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Maledetto il giorno che t’ho scelta. E’ quello che sembrano dire gli occhi di Joan Mir ogni volta che lo telecamere lo pizzica a guardare la sua RC213V. Dopo la vittoria del titolo mondiale con Suzuki, infatti, il maiorchino è entrato in un loop di negatività che lo ha portato pure a scegliere Honda alla fine del 2022.

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Nel Team Repsol c’era andato per spaccare tutto e dimostrare al mondo di non essere diventato campione del mondo per caso nel 2020 e aveva pure dichiarato che il suo obiettivo lì era prima di tutto quello di battere Marc Marquez. Solo che Marc Marquez, che non è l’ultimo arrivato, coltivava già ben altre ambizioni: andare via e mettere al sicuro il suo talento sopra una moto che risultasse realmente competitiva.

JoanMir

Risultato? Mir nella passata stagione è stato più sulla ghiaia che in sella, dando forfait anche in diversi appuntamenti, e il suo manager ha fatto di tutto per trovargli una collocazione altrove, anche rinunciando a un bel po’ di ingaggio. Invece niente: posto non c’era e per il maiorchino la scelta è stata una sola. Restare lì e provarci con quello che ha. Magari pure con la speranza di fare qualcosa di buono per fare in modo che a Ducati, KTM o anche Aprilia venisse l’idea di dargli un’altra possibilità. Ecco perché nelle prime uscite ufficiali è apparso meno nervoso del solito e forse anche più convinto di voler sposare la causa di Honda. L’arrivo del nuovo compagno di squadra, Luca Marini, gli ha poi permesso anche di ereditare la squadra che fino a ieri era stata di un certo Marc Marquez. Ma alla fine del primo week end di gara il risultato è stato sostanzialmente quello di sempre: esimo e con annesso lamento.

Solo che le lacrime di Mir, quest’anno, si asciugheranno più in fretta. Il perché l’ha spiegato lui stesso: “La mia moto è più veloce”. Andare forte in rettilineo, però, non basta e per l’ex campione del mondo c’è la piena consapevolezza di dover soffrire ancora, anche se qualcosa di buono comincia a vedersi. “Non penso che avrei potuto fare molto di più con il pacchetto che ho – ha detto Mir – La mia moto ha più o meno gli stessi problemi del solito, ma è sicuramente più veloce. Mi sono sentito un po' più a mio agio e penso alla prossima perché potrebbe andare un po' meglio. A Losail, probabilmente, ho sbagliato un po’ anche io. Ero lì con Quartararo e Vinales e mi sentivo bene, così ho iniziato a spingere, ma la gomma mi ha lasciato dopo due giri. Forse non avrei dovuto farmi prendere dall’entusiasmo e aspettare un minuto di più prima di aumentare il ritmo".

Joan Mir-Santi Hernandez

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