Un sabato quasi perfetto e una domenica da dimenticare. Anche il primo fine settimana della MotoGP 2024 è andato così per Aprilia. Massimo Rivola non si è nascosto: “siamo un po’ delusi, ma tutto quello che possiamo fare è lavorare”. Parole da leader, per non stare troppo a rimuginare sul presente e proiettarsi subito a Portimao, dove anche l’asfalto sarà diverso e dove i problemi di usura gomme avuti a Losail da Aleix Espargarò potrebbero non essere più un problema. Giochi di parole a parte, però, nel futuro di quelli di Noale c’è anche altro da considerare: il mercato.
Se è vero, infatti, che la delusione più grande è arrivata da Aleix Espargarò, è altrettanto vero che di “quasi imperdonabile” c’è solo Maverick Vinales. Dopo la Sprint del sabato, molti opinionisti, ma anche Pecco Bagnaia, Jorge Martin e addirittura Marc Marquez avevano indicato Aleix Espargarò come possibile vincitore della gara della domenica. Poi le cose sono andate come sono andate, con l’esperto spagnolo che, però, può contare su più di una giustificazione. In primis, appunto, il comportamento delle gomme Michelin che l’hanno tradito dopo pochissimi giri e anche il brutto errore commesso in partenza, con la sua RS-GP che è rimasta dietro pagando poi lo scotto che chiunque paga quando perde posizioni in questa MotoGP in cui, come Martin e Pecco hanno dimostrato, stare davanti sin da subito conta tantissimo.
Anche in sala stampa Aleix Espargarò ha tenuto un atteggiamento aziendalista, assumendosi la responsabilità della mezza delusione e provando a mettere la luce su quanto di buono si è riusciti a fare, parlando comunque di una moto che è performante, competitiva e nettamente migliore a quella della passata stagione. Un atteggiamento opposto a quello mostrato, invece, da Maverick Vinales. Per lui è l’anno della verità e l’inizio è stato deludente. C’è poco da dire, molto meno da giustificare. Soprattutto dopo che lo spagnolo giovane dell’Aprilia se ne è uscito con dichiarazioni che suonano un po’ da scarico di responsabilità. “Penso che dobbiamo essere critici con noi stessi, perché questo non è proprio il livello a cui dovremmo essere – ha detto - L'anno scorso abbiamo lasciato una moto con cui facevamo la pole position e che poteva lottare perfettamente per la vittoria e quest'anno siamo partiti un po' da zero. Dobbiamo ricostruire e riconsiderare, non c’è altro modo”. Il punto, però, è che Vinales sembra non tenere conto della sua storia personale. Era una promessa in Suzuki, ma ha deluso. E’ stato una promessa in Yamaha, al punto che l'hanno ascoltato più di un certo Valentino Rossi ma ha deluso e pure litigato. E, adesso, continua a deludere pure in Aprilia, nonostante la fiducia avuta, nonostante a Noale abbiano creduto in lui anche investendo cifre importanti e nonostante, ormai, tutti nel paddock sono concordi nell’affermare che il talento di Vinales è tanto, ma che la sua incapacità di essere costante e il suo carattere rappresenteranno sempre un limite ancora più grande. E a noi di MOW, a cui piace fare i caz*oni con i “ve l’avevamo detto, viene quasi da riproporre un vecchio articolo di quattro anni fa del nostro Alberto Capra (qui il link)…che aveva ragione già in tempi non sospetti.
Adesso, anche se il mondiale è iniziato da appena un fine settimana e potremmo essere smentiti già da pochissimi giorni, ci viene già da tirare fuori la prima sentenza del 2024: Maverick Vinales può anche fare le valigie e in Aprilia non dovrebbero farsi troppi scrupoli a comunicarglielo. Per la continuità è molto meglio provare a chiedere a Espargarò di allungare ancora un po’ la sua già lunga carriera, guardandosi invece intorno per trovare il pilota perfetto da mettere in sella all’altra moto. Muoversi in anticipo sul mercato per Rivola e soci potrebbe significare assestare la zampata giusta quando tutti gli altri non sono ancora pronti. E, vista la delusione di Fabio Quartararo dopo l’esordio con la Yamaha, non esclusi amo che qualche telefonata verso Nizza (in verità Quartararo vive in Andorra, ndr) sia già partita. Così come siamo certi che qualche telefonata a Genova – dove risiede Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini – è già stata fatta.