Jorge Lorenzo si sarà anche ritirato ma non ha mai smesso di seguire la MotoGP. Il maiorchino ha tenuto una rubrica su YouTube (99 Seconds) e adesso si è assunto il ruolo del commento tecnico per 6 GP insieme a DAZN. È proprio per la piattaforma streaming, che in Spagna detiene i diritti sul motomondiale, che il maiorchino ha rilasciato una lunga intervista. Il format, già presentato ad altri piloti (tra cui Valentino Rossi e Marc Marquez) si chiama The Box, con il conduttore Ernest Riveras che chiede al suo intervistato di commentare una serie di oggetti nascosti in una scatola.
Tra questi un gigantesco ChupaChups - suo storico sponsor - incartato il logo del Barcellona che Lorenzo aveva usato per il famosissimo GP di Cataunya 2009 reso celebre dal sorpasso di Rossi all’ultima curva: “È stata una delle mie gare migliori, ma è stata la più mediatica .. Sarà ricordato molto di più a favore di Valentino, che tra virgolette mi ha umiliato in quell'ultima curva (ride), lì mi ha umiliato, io ero un secchione. Non ho avuto l’esperienza, non ho coperto il gap, gli ho lasciato uno spiraglio e lui ne ha approfittato: ha rischiato lì e sapeva che se avessi chissà la curva saremmo caduti entrambi. Il che ha significato anche perdere un po' quel campionato, se avessi vinto io la gara forse avrei avuto più opzioni per lottare fino alla fine con lui".
Poi parla anche dello sponsor: "I ChupaChups sono un’idea di Dani Amatriain, che era il mio primo manager.Prima ha sponsorizzato Emilio Alzamora (attuale manager del fratelli Marquez, ndr.), che ha indossato il primo casco ChupaChups e poi i piloti Amatriain hanno iniziato a indossare questo casco. Ho iniziato nel '98 con lui come manager, in Aprilia Cup, e sul podio ho fatto come Emilio salendo con un ChupaChups in bocca”.
Lorenzo racconta anche di quel titolo vinto su Valentino Rossi nel 2015, tra le polemiche: “Quel mondiale non è piaciuto alla Yamaha, erano interessati al fatto che lo vincesse Valentino per una questione mediatica. Potendo scegliere tra i due, avrebbe scelto di farlo vincere a Lui. In quel periodo ero con la stessa moto da molto tempo, lo stesso gruppo di persone... mi mancava la motivazione, la sfida di vincere con un'altra moto, oltretutto conoscevo benissimo Gigi Dall' Igna, sapevo che prima o poi avrebbe fatto una moto molto competitiva. Così ho pensato di fare fece Hamilton all'epoca con la Mercedes. Alla fine sarebbe anche andata benese non fosse stato per quella mancanza di tempo. Se avessi vinto la gara due settimane prima, avrei rinnovato con loro".
Il colpo di scena poi, durante l'intervista, è quando Jorge tira fuori dalla scatola una sveglia: "Ero un gran lavoratore - racconta -quando sono arrivato nel paddock ho sempre lavorato molto, ma ho avuto un problema: andavo a letto molto tardi. Se fossi stato più disciplinato, dormendo di più e andando a letto due ore prima, probabilmente avrei avuto risultati migliori. Era il mio unico punto debole, alla fine tante distrazioni... Non le dico qui (ride) mi hanno fatto andare a letto molto tardi e ho dormito poco".