Stava andando a trovare degli amici al volante della sua Porsche quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo della sportiva tedesca, andando a schiantarsi ad alta velocità contro due alberi, nella Via dei Cipressi, a Bolgheri. Così è morto, a soli 45 anni, Andrea Mari, un mito a Siena con il soprannome di Brio. Aveva conquistato per ben sei volte il Palio, divenendo uno dei fantini più vincenti della storia recente della storica corsa a cavallo.
La sua vita da atleta si era incrociata, in passato, con quella del dottor Claudio Costa: il Dottorcosta, medico dei piloti della MotoGP e padre della Clinica Mobile nel motomondiale. E proprio il Dottorcosta ha voluto ricordare, nella tristezza della giornata di ieri, il loro incontro, dedicando a Mari un post sui suoi profili social: “Ho conosciuto Andrea Mari, fenomenale fantino di Siena, per una frattura della clavicola a seguito di una caduta durante il Palio di Siena – ha scritto il medico dei piloti - Lo accompagnò nel mio ambulatorio a Imola il suo fido Capitano, Carlo Arezzini. Lo convinsi a non operarsi, a fasciare con un bendaggio la spalla e dopo dieci giorni a montare a cavallo. Gli confidai che il cavallo, la parte simbolica più profonda della natura umana, l'avrebbe aiutato a legare l'osso spezzato, consentendogli di gareggiare a tre settimane dal trauma e di vincere. Anche se non era del tutto sicuro che una frattura scomposta si sistemasse in tal modo, lui seguì i miei consigli e vinse, alla grande. Diventammo amici e frequentai il suo casolare, la sua magnifica famiglia e le stalle, dove i cavalli ricevevano amore, più che fieno. A un tratto, oggi, i cavalli della sua auto sono impazziti e l'hanno rapito al mondo, per portarlo in un cielo celeste dove i cavalli hanno le ali, e docili e mansueti non si ribellano. Quando un fantino, vinto un Palio sorridendo come Andrea, accarezzerà il suo cavallo, la tragedia diventerà innocente. Andrea, sembra che tu te ne sei andato via. E’ falso: rimarrai vivo per l'eternità, nel cuore di tutti, avvolto dell’amore che dura e non si corromperà mai”.