Volevano alzare l’asticella e fare qualcosa che nessun altro sport aveva mai fatto, per imporsi come i più prestigiosi in assoluto: così è stata raccontata la serata che ha presentato le dieci livree delle vetture di Formula 1 del 2025 - ovviamente praticamente uguali a quelle della stagione precedente se non per qualche eccezione, come da tradizione - che a qualcuno è piaciuta ma a tanti ha messo solo in imbarazzo, compresi i piloti non sempre a loro agio sotto i riflettori della O2 Arena di Londra. Il mix perfetto tra una sfilata di moda e un concerto, che ha trasformato le monoposto in delle stelle da palcoscenico accompagnate da tamburi, violini, cantanti da Machine Gun Kelly ai Take That, dando quel piccolo spazio al racconto dello sport tramite video e presentazioni per poi fare una domanda a ciascun pilota e rimandarlo a sedere, tipo una recita scolastica. Un evento che nel suo insieme di spettacolo non è stato nemmeno così male - poteva sicuramente essere ancora più trash - ma che con lo sport non ha avuto niente a che fare.
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Presentato dal comico Jack Whitehall, che ha aperto la serata raccontando di come si sia perso negli occhi di Charles Leclerc e poi lanciando subito una frecciatina alla Mercedes, “Povero Toto, vede il partner di dieci anni scappare con uno stallone italiano”, l’evento consisteva in una versione motorsport di Sanremo, con tanti ospiti e circa cinque minuti dedicati a ogni monoposto, che usciva dal palco - o veniva calata dall’alto se non entrava dal basso, un po’ come i cantanti ai concerti - per sfilare su tutta la passerella insieme ai due piloti del team, a volte accompagnati anche dal team principal. Qualcuno timido, qualcuno a disagio (sì, proprio Max Verstappen) e qualcun’altro che invece sembrava aspettare quel momento da tutta la vita, tipo Esteban Ocon, nato per stare sul palcoscenico, il risultato è stato poco apprezzato dagli appassionati, che sono più gasati per la giornata organizzata invece oggi dalla Ferrari, a Maranello, dove Lewis Hamilton e Charles Leclerc scenderanno in pista con la SF-25, senza fronzoli o luci da discoteca.
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Il più scontento di essere al centro dell’attenzione della O2 Arena è stato proprio il quattro volte campione del mondo Max Verstappen, che già ai tempi dell’annuncio della serata della Formula 1 si era dichiarato contro e poco volenteroso di presenziare. L’olandese poi è stato subito nel mirino del presentatore, che lo ha salutato enfatizzando quanto poco felice e tanto meno sorridente fosse seduto al tavolo della Red Bull, con le telecamere pronte a inquadrarlo per trasmetterlo sugli schermi giganti dell’arena per aggiungere “Dai, almeno non ti abbiamo messo di fianco a George Russell”. La Red Bull poi non ha cambiato la sua livrea, sempre caratterizzata dal blu scuro e dal giallo, i colori che indossa dal debutto nel mondiale, ma il video di presentazione realizzato è stato forse uno dei meno melensi, dato che come obiettivo aveva celebrare il mondo delle auto e ne ha fatti vedere diversi tipi. Max Verstappen però è stato riservato sia durante la conferenza stampa del pomeriggio, sia durante la sfilata vera e propria - e infatti insieme a Liam Lawson è stato l’unico pilota a non essere stato intervistato. Forse la Red Bull è riuscita a convincerlo a partecipare solo con questa condizione: niente interventi sul palco.
Totalmente opposto invece è stato l’approccio della Scuderia Ferrari HP, che si è presentata sia con il suo nuovo title sponsor, che con Fred Vasseur e i suoi due alfieri, Charles Leclerc e Lewis Hamilton per la prima volta in maniera colossale. Il trio è stato seguito dalla SF-25, tinta da un rosso più scuro e con molti più dettagli bianchi, proprio in senno alla collaborazione con HP, e ha emozionato tutta l’arena, con clamore e applausi che nessun altro team ha ricevuto. “Sogno di diventare campione del mondo” ha raccontato subito il monegasco, che inizia la sua settima stagione con la rossa, mentre il suo nuovo compagno di squadra gli ha fatto eco: “Mi sento rinvigorito, ho tanti nuovi stimoli e non vedo l’ora di combattere”. Insomma, è partita al massimo la nuova avventura Ferrari e se c’è una cosa che a Londra è stata confermata, è proprio l’affiatamento tra i due piloti - che nell’attesa del loro turno per sfilare si sono divertiti giocando a scacchi sul telefono.
Tra Stake F1, Williams, Alpine e Visa CashApp Racing Bulls l’unica monoposto che ha cambiato veste è stata proprio quest’ultima, particolarmente apprezzata anche sui social, mentre negli intervalli tra una livrea e l’altra il pubblico della O2 Arena si è acceso quando i presentatori hanno ringraziato la FIA per il duro lavoro - con centinaia di fischi e “buuu” per la Federazione da parte degli appassionati in loco. E a supporto della protesta è arrivato anche Gordon Ramsey, una delle tantissime celebrità invitate, che si è espresso contro la censura delle parolacce nel paddock. Aston Martin ha scelto un approccio da super spia per presentarsi, con video che rimandavano alla natura del brand e alla storia con James Bond, 007, per poi aggiudicarsi la miglior performance, accompagnata dalla voce di Tems. Mercedes invece ha puntato tutto sulla presentazione dei piloti, con il debutto ufficiale di Kimi Antonelli con i colori della scuderia tedesca, di cui è felicissimo ed emozionato, mentre la McLaren ha celebrato il suo titolo mondiale del 2024.
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A sbilanciarsi di più tra i piloti è stato Lando Norris, che si è concesso anche a uno scambio di battute con Whitehall sul suo mondiale perso contro Verstappen la scorsa stagione, affermando che nonostante tutto - con parecchia esitazione - non cambierebbe nulla nel suo approccio (e che non ci ha mai creduto davvero, “alla fine c’è sempre stato solo Max in lotta”) ma che nel 2025 vuole vincere tutto. Tirando le somme, la serata poteva andare peggio e dal punto di vista di intrattenimento è stata straordinaria. Quello che fa strano però, che non convince e sdubbia, è proprio parlare della presentazione della Formula 1 come uno spettacolo: sarebbe stato più bello se fosse stato organizzato in pista magari o se il focus fosse stato più sulle monoposto (che apparivano e scomparivano senza grande attenzione e anzi, con le luci del palco non si riuscivano a vedere nemmeno per bene le livree, effettivamente svelate sui social dove era tutto molto più chiaro). Insomma, bene ma non benissimo per questo primo tentativo di show della Formula 1.
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