Gran Premio della Repubblica Ceca, Brno: Marc Marquez vince il suo 4° GP consecutivo e noi di MOW, in conferenza stampa, gli chiediamo se ha pensato al fatto che potrebbe vincere il suo nono titolo mondiale a Misano. Lui rimane quasi basito, poi dice di non averci pensato e racconta che l’obiettivo è continuare a correre con attenzione, non perdere lucidità, stare attento ai suoi avversari. Pausa estiva e poi GP d’Austria: a chiederglielo è un collega spagnolo di AS. Lui, Marc, dice che è impossibile e l’altro gli dice che invece no, che si può fare.
GP d’Ungheria. Marc vince tutto anche qui, mentre suo fratello Alex, secondo in campionato, chiude 14° e a 175 punti dalla testa del campionato. Stavolta non serve porre domande sul tema, è direttamente lui a tirare fuori l’argomento: “Spero di non vincere il mondiale a Misano”, le sue parole: “Perché in tal caso vorrebbe dire che Alex ha avuto grossi problemi”.

Marc chiaramente ha ragione, ma quanto grossi dovrebbero essere questi problemi? Per vincere il titolo lì, a un quarto d’ora da Tavullia, lo spagnolo dovrebbe concludere il GP con un vantaggio di 222 punti, un Tony Cairoli. Per prendere il suo Tony - altro fuoriclasse con 9 titoli mondiali, a volte il caso sa essere straordinario - gli servirebbe guadagnarne 47 al fratello in due GP.
Quarantasette, che per i più appassionati di cabala sono 46 più 1. Ad ogni modo i punti a disposizione durante un GP per chi vince Sprint e gara sono 37, il che significa che Marc deve guadagnare 23,5 punti al fratello nei prossimi due appuntamenti.
Si può fare, certo. Molto dipenderà dallo stato di forma di Alex e un po’, tutto sommato, dal fatto che le corse sanno essere imprevedibili anche per Marc Marquez. L’Aprilia arriva con entrambi i suoi piloti, KTM rampa con Acosta e Bastianini, Bagnaia potrebbe anche risvegliarsi dall’antico sonno e, soprattutto, Marc rimane il più grande avversario di sé stesso. Comunque vada, a seguire ci sarebbe il Giappone. E poi Indonesia, Australia, Malesia, Portogallo e Spagna: difficile pensare che qualcuno possa fare meglio di lui in termini di punteggio nell’era Sprint.
