Il weekend "lungo" di Jerez della MotoGP ha fatto molto parlare di sé e, chiaramente, non solo per il risultato sportivo. Marco "Macio" Melandri e Davide Valsecchi hanno avuto modo di toccare i principali temi emersi nelle gare dei giorni scorsi nel corso della consueta diretta Instagram per il dopo gara, il loro "Chiacchiere da box". I due ex piloti e a tutti gli effetti personaggi televisivi sono partiti dall'entusiasmante gara di Pecco Bagnaia di domenica, ma l'esperienza di Marco è servita soprattutto per spiegare bene cosa è accaduto sabato. Nel corso della Sprint race, infatti, sono stati parecchi i piloti che sono scivolati malgrado la pista apparentemente asciutta: 15 piloti caduti, 12 ritirati. Mezza griglia di partenza, non è una csa normale.
"A Jerez - ha spiegato Melandri - succede una cosa molto strana, probabilmente dovuta a un asfalto non adeguato. Quando piove l'acqua filtra sotto la pista e, quando si asciuga per il sole, ritorna in superficie con il risultato che le zone di umido si allargano invece di ridursi, così dove prima passavi sull'asciutto ti trovi una chiazza che è come andare sul ghiaccio". Tesi confermata anche dall'ospite della diretta, l'attuale Team Principal del Gresini Racing: Nadia Padovani.
Da lei sono arrivate alcune conferme importanti: sia riguardo la pista umida, sia su quanto i fratelli Marquez si trovino bene nel suo team e dei festeggiamenti legati al secondo posto di Marc nella gara di domenica. "Nadia - ha proseguito Marco - ha saputo creare un clima incredibile in quel garage, si vede che c'è serenità, si divertono, c'è un'aria familiare e visti i risultati sia di Marc che di Alex hanno saputo mettere in pista due moto molto efficaci".
Parlando della gara di domenica i due ex piloti hanno dato fondo a tutti gli aggettivi possibili per descrivere la grande vittoria di Pecco, "una gara di altri tempi" riferendosi a quelli in cui correva anche Marco (ma che a ben vedere non erano poi così diversi da questi, almeno in termini di spettacolo). Una gara in cui Pecco ha compiuto tre capolavori: il doppio sorpasso al via in curva uno, stare attaccato a Martin senza fare il minimo errore, resistere e contrattaccare su Marc Marquez stampando il nuovo record della pista a tre giri dalla fine. Melandri ha spiegato così la caduta di Martin: "Quando passi sul traguardo e a ogni giro vedi +0, +0, +0... a quel punto cerchi in ogni modo di recuperare qualche decimo e probabilmente forzando ha trovato un buca e ha perso l'anteriore".
Una vittoria, ha sottolineato invece Valsecchi, resa ancora più memorabile proprio per il confronto con Marquez, che è come se avesse costretto entrambi a tirare fuori il meglio del loro repertorio.
Altro protagonista di domenica, stavolta in "negativo", Pedro Acosta, che ha portato a casa una gara piuttosto opaca. I due piloti-commentatori non hanno citato l'incidente di domenica mattina, che potrebbe avere influito, ma hanno invece sottolineato la supremazia Ducati. "La Ducati 2023 - ha sottolineato Davide - non è così lontana dalla 2024, anzi, sia i fratelli Marquez che Bezzecchi, ottimo terzo classificato, sono arrivati davanti a Bastianini, quindi, non c'è tutta questa supremazia del modello di quest'anno". E a questo punto non poteva non aprirsi il "toto piloti" per il futuro della seconda sella factory a fianco di Pecco Bagnaia: "ogni gara cambiano i risultati, non si può proprio prevedere quale sarà la scelta. Io - dice Valsecchi - puntavo su Martin, tu su Bastianini, poi magari arriva Marquez e ci frega tutti e due". Infine, una valutazione sugli scontri che ci sono stati in pista; da ex piloti sono entrambi inclini a "perdonare" entrate più o meno ruvide, valutando quelle viste nel weekend piuttosto simili tra loro e derubricandole a incidenti di gara.
Punti di vista, certo, ma sicuramente autorevoli e interessanti oltre che in grado di spiegare alcuni "meccanismi" del motorsport che, spesso, sfuggono a chi li vive dall'esterno.