Pagelle molto complicate a questo giro, perché ne sono successe di tutti i colori e non solo in gara. Ma chi domenica ha assistito al GP siamo sicuri che è andato a dormire con negli occhi e nel cuore la vittoria di Bagnaia su Marquez... quindi cominciamo da lì.
Pecco Bagnaia: 10 e lode - in realtà ci sarebbe ancora qualcosa da migliorare, per esempio le qualifiche. Partire più avanti e magari più lontano da Binder gioverebbe alla salute fisica e mentale. Ma domenica ha messo a segno un capolavoro multiplo: partenza perfetta, doppio sorpasso all'esterno, marcatura stretta su Martin, controsorpasso d'imperio a Marc Marquez e nuovo record della pista. Epico.
Valentino Rossi: 10 - viene inquadrato come e più delle fidanzate, segno che la sua eredità come uomo simbolo della MotoGP non è ancora stata raccolta da nessuno. Grazie alla sua presenza i VR-boys si ricordano come si fa ad andare in moto e ottengono i migliori risultati dall'inizio stagione. Dopante.
Dani Pedrosa: 8 - non possiamo dare di più solo per colpa della scivolata nel GP di domenica, ma il podio nella Sprint è qualcosa di indicibile. Anche di invisibile, purtroppo, visto che i commissari hanno comminato le squalifiche dopo la (triste) premiazione di sabato. Inossidabile.
Circuito di Jerez: 5 - sarà anche uno dei tracciati storici della MotoGP ma ci sono parecchie cose che non vanno, a cominciare dall'unica pista (almeno speriamo che sia l'unica) che si bagna anche se non piove. Come piccole risorgive pozzanghere infami segnano negativamente la gara Sprint; se ha questo aggiungiamo il sonno dei Marshall che non sanzionano niente e nessuno, ecco il voto. Umido.
Pedro Acosta: 7+ - il + è di incoraggiamento. Sabato conquista l'ormai quasi abituale podio (anche se è il primo in una gara Sprint) ma domenica mattina si prende una bella tranvata che, purtroppo, segna negativamente la gara di domenica. Giocare con i grandi fa questo effetto. Contuso.
Jorge Martin: 5 - torna l'incubo della stagione scorsa? Speriamo per lui di no, vincitore nella Sprint dove cadono tutti cade nel GP quando è al comando. E nella gara di casa, per giunta. Vero che essere tallonati da un Bagnaia in stato di grazia non è bello per nessuno, ma se vuole pensare al mondiale deve cambiare qualcosa. Incoerente.
Regolamento MotoGP: 4 - inflessibili con la pressione dei pneumatici, inesistenti con i piloti che guidano a occhi chiusi. Così non va. 8 secondi di penalità inflitti ai piloti con un valore non corretto nella pressione dei pneumatici in una gara Sprint ci sembra un'esagerazione (quasi un secondo a giro... davvero??) ma chi cerca di passare dove non si può e butta a terra un avversario (o gli fa perdere posizioni) non viene sanzionato e la decisione è lasciata alla soggettività dei commissari. Siamo sicuri che uno zero virgola di pressione sia più pericoloso di un'entrata sulla gamba di una moto? Marquez ha dovuto restituire la posizione, ma basta? Citofonare Mir per la risposta. Incongruente.
Marc Marquez: 9 - Marc è tornato. Purtroppo per gli altri. Non lo diciamo da un punto di vista sportivo, ma per la sua incapacità a gestire le situazioni. Avanzare a sportellate non è mai bello, il fatto che sia stato penalizzato per l'entrata su Mir è il minimo, ma forse dovrebbe ricordarsi cosa può succedere se si cade. Bene che sia tornato tra i primi, benissimo che si diverta, ma in pista non è da solo, qualcuno lo avvisi. Mezzo punto in più per la danza sul podio. Infoiato.
Yamaha: 6 - peccato per la penalità, che è senza dubbio più colpa della squadra che del pilota, ma rivedere una Yamaha sul minipodio del sabato ha fatto una certa impressione. Certo, era lì perché sono caduti in dodici, ma almeno c'era. Pare che abbiano almeno trovato una direzione per lo sviluppo della moto, ma il 13 posto di Rins domenica (migliore delle Yamaha) dice che c'è ancora molto lavoro da fare.
Incamminati.Honda: 2 - tre Honda occupano le ultime quattro posizioni. Come al solito. Ormai parlare di crisi, difficoltà, sviluppo sembra una presa in giro. Poche idee e confuse. Forse per risalire dal baratro sarebbe meglio azzerare tutto e ripartire. Deprimente.
Aprilia: 5 - dopo l'ubriacatura di Austin la sangria spagnola resta indigesta ai motoristi veneti e ai piloti che, nella gara di domenica, arrivano dietro alle (splendide) moto a stelle e strisce del team satellite Trackhouse. Chi sperava in una conferma è rimasto molto, molto deluso. Ondivaghi.
Ducati: 9 - tolta la Desmosedici di Martin che ha vinto, nella Sprint le rosse non hanno brillato. Si sono rifatte ampiamente il giorno dopo, piazzando 5 moto nelle prime 5 posizioni. Gli altri migliorano, ma il distacco non è ancora colmato, anche perché a Borgo Panigale si continua a lavorare sodo. Lepri.
Davide Tardozzi: 10 e bacio in fronte - "E' così che vince un campione del mondo". L'urlo liberatorio alla fine della gara di domenica mette anche la parola fine alle critiche di chi diceva che Pecco vinceva solo perché Marquez non c'era. Beh, domenica c'era ed è arrivato dietro. Poetico.