Un arbitro deve giudicare l’episodio senza lasciarsi condizionare da alcun altro tipo di ragionamento o considerazione. Simon Crafar deve aver pensato così in questi giorni, quando più e più volte si sarà chiesto se e come sanzionare Marco Bezzecchi per l’incidente di Mandalika con Marc Marquez. Crafar è stato un pilota e si sarà immediatamente reso conto che è stato un episodio sfortunato, dove l’eccesso, semmai, è stato nella fiducia e non certo nella cattiveria di una azione, come anche lo stesso Marc Marquez s’è affrettato a dire subito dopo i fatti, raccontando che Bezzecchi era andato a scusarsi per ben due volte. Anche la fiducia, però, a volte può essere pericolosa e la linea da seguire, per chi fa l’arbitro, deve essere la stessa sempre pure se di mezzo c’è un terzo posto in classifica generale da assegnare ancora e pure se tutti i protagonisti di un episodio si sono già totalmente chiariti. E così ieri, dopo giorni d’attesa, è arrivata la decisione dello Steward Panel: Marco Bezzecchi dovrà osservare un doppio long lap penalty a Phillip Island.

“E’ una decisione che rispetto e accetto – ha detto Marco Bezzecchi nella sala stampa del circuito australiano – La mia mentalità non cambierà, cercherò di dare tutto sin da venerdì anche per partire più avanti possibile in griglia”. Scattare davanti significherebbe per l’italiano poter gestire meglio anche la penalità, ma Bezzecchi ci tiene a spiegare ancora quello che è successo a Mandalika. Non certo per discolparsi o cercare giustificazioni, ma perché il dispiacere per quanto accaduto è tanto e perché le conseguenze che Marc Marquez s’è trovato a pagare non dipendono direttamente dalla manovra del pilota Aprilia. “Le conseguenze sono state enormi – ha detto - perché in quel punto c'era un divario enorme tra l'asfalto e la via di fuga e è quando Marc ha colpito la ghiaia che si è infortunato”.

C’è, quindi, come anche tanti altri piloti hanno segnalato, un tema sicurezza che dovrà essere valutato a Mandalika come in altri circuiti, con Bezzecchi che torna a raccontare anche la dinamica di quanto accaduto. “Non mi aspettavo di essere così veloce in quel punto – ha spiegato -purtroppo ho commesso un errore di valutazione. Ho cercato di evitare il contatto come potevo, ma purtroppo non ci sono riuscito e ho toccato un po' la parte posteriore della moto di Marc. Mi dispiace. Di certo non volevo scontrarmi con nessuno e non volevo rovinare la gara né a me né a nessun altro. Tra l’altro, quando sono finito nella ghiaia, sono caduto anche io e mi sono fatto male".
Sì, Marco Bezzecchi a Phillip Island dovrà fare i conti, oltre che con le solite difficoltà di un week end di gara e una pesante sanzione, anche con una forma fisica che risente del gran botto fatto quindici giorni fa. La botta, soprattutto alla schiena, è stata grossa e il Bez ha anche raccontato che per qualche istante ha fatto fatica a respirare e anche a muoversi. “Qui fa un po’ più freddo – ha aggiunto – magari per il dolore fisico non è un bene, la lo è per tutto il resto”. Il pilota Aprilia è consapevole di essere a soli venti punti da quel terzo posto in classifica generale che potrebbe essere il coronamento perfetto della sua stagione con Aprilia. “Darò tutto come sempre – ha detto ancora – sarà importante ottenere il massimo da ogni momento in pista”.
