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La MotoGP non può rinunciare
a Cal Crutchlow: ecco i suoi 7
momenti più folli

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

29 ottobre 2020

La MotoGP non può rinunciare a Cal Crutchlow: ecco i suoi 7 momenti più folli
Cal Crutchlow torna in pista come una delle personalità più forti della MotoGP. Ora che Yamaha lo ha scelto per i prossimi tre GP (due in Austria ed uno in Gran Bretagna) è il momento per un ripassino su alcuni dei suoi momenti d'oro

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Cal Crutchlow torna a in MotoGP - seppur per tre gare soltanto in sostituzione di Morbidelli - e la verità è che ci è mancato moltissimo. L'inglese è rimasto a piedi a fine 2020, quando il Team di Lucio Cecchinello ha messo sotto contratto Taka Nakagami ed Alex Marquez in seguito all'arrivo di Pol Espargarò nel team Repsol. Ma uno come Cal, a conti fatti, la Dorna avrebbe dovuto coccolarlo: non solo era l'unico inglese regolarmente in pista nella MotoGP, ma è anche un personaggio incredibile. Sempre diretto nelle dichiarazioni, mai scorretto in pista e scanzonato come un pilota d'altri tempi. Uno così, anche considerato che si è sempre rivelato un buon interprete della Honda, avrebbe meritato una sella. Ora che rientra in pista però, abbiamo provato a ricordare alcune delle imprese più folli dell’inglese di Coventry. 

1 - L’implacabile photobombing a Marc Marquez

Siamo nel 2013, Cal è al parco chiuso con Valentino Rossi e Marc Marquez. Il Cabroncito è al suo esordio in MotoGP e Cal al suo secondo anno con la Yamaha Tech3 di Hervé Poncharal. La foto, comunque, dice tutto il resto.

Cal Crutchlow photobombing

2 - Gli impacchi di urina per le vesciche

Cal entra di diritto nei posti alti della classifica peri metodi di recupero più fantasiosi dei piloti di MotoGP. Come? un secchio della propria urina, maschera antigas e lettino da fisioterapia. Provare per credere.

Cal Crutchlow impacchi urina
Sì, quella in cui Cal sta infilando le mani è urina (verosimilmente la sua)

3 - Il gesto dell’ombrello

Argentina 2015 è ricordata soprattutto per aver acceso la rivalità tra Rossi e Marquez, con quest'ultimo che cade nel tentativo di resistere ad un attacco di Valentino. Ma sotto la bandiera a scacchi c’è anche Cal, terzo sul traguardo davanti ad Andrea Iannone con la Ducati - che lo aveva scaricato l’anno prima - che festeggia con un inequivocabile (e ripetuto) gesto dell’obrello. Dicono che gli inglesi intendano altro… chissà.

4 - Quella volta che gli Espargaro si sono persi in chiacchiere

Siamo ad Assen, nel 2015. Pol e Aleix Espargarò si complimentano a vicenda per la buona qualifica, ma ovviamente a Cal non importa: lui vorrebbe soltanto fare la sua prova di partenza, ma niente da fare. Così prova ad unirsi alla riunione di famiglia

5 - Quella volta che un’ape gli entrò nella tuta

Se vi è mai successo, magari in un giro nel weekend, sapete quanto possa far male un’ape nella tuta. Ma a Cal ovviamente è capitato in qualifica, a Jerez 2017. Lasciamo parlare il video.

Most bizarre moment of the #SpanishGP...

🐝 problems @calcrutchlow?😖 pic.twitter.com/luOICUbL5b

— MotoGP™🏁 (@MotoGP) May 6, 2017

6 - Che male alla spalla… vero Jorge?

Motegi 2015, Jorge Lorenzo dichiara di essersi infortunato alla spalla prima della tripletta d’oltreoceano che avrebbe in qualche modo condizionato la lotta al titolo tra i due ufficiali Yamaha. Dai media appare chiaro che il maiorchino non sarà al massimo della forma, così per Valentino Rossi si prospetta un weekend in discesa. Tuttavia Lorenzo sigla una straordinaria pole position, e Cal Crutchlow non manca di farglielo notare.

7 - Cal ci spiega come si usa il Ventolin

Questa perla è del 2015, al Mugello. Cal viene inquadrato con un Ventolin in mano, così decide di mostrare in mondovisione come si utilizza. Anche in questo caso, ogni altro commento è superfluo.

Cal Crutchlow è stato molte cose nella sua carriera, passando dall'essere il burbero inglese che arriva dalla Superbike al ragazzo a cui confiscano le creme di bellezza in aeroporto, ma è anche stato l'unico pilota in grado di vincere con la Honda di Marc Marquez in un periodo in cui i team satellite faticavano ad arrivare a podio, e vederlo fare un'entrata troppo al limite è davvero difficile. Personaggi come lui andrebbero preservati per il bene dello sport.

 

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