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La prima volta di Bagnaia non basta, Quartararo ha una marea di tifosi: la MotoGP del dopo Rossi è già rinata

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

28 ottobre 2022

La prima volta di Bagnaia non basta, Quartararo ha una marea di tifosi: la MotoGP del dopo Rossi è già rinata
Francesco Bagnaia è ad un passo da un’impresa storica, Fabio Quartararo ha migliaia di tifosi italiani. Che significa? Beh, che la MotoGP ha i suoi personaggi, è rinata e si prepara all’anno delle meraviglie, con Enea Bastianini nel team ufficiale e Marc Marquez lanciato verso il 9° mondiale. Eccovi i fantastici quattro del 2023

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia stanno costruendo un motociclismo che prima non c’era. Velocissimi entrambi, perfetti quando sono in giornata, da due stagioni a giocarsi il titolo. Fabio tratta la sua M1 come una pressa industriale, spingendo senza remore per tirare fuori velocità. In una MotoGP che brucia piloti in continuazione, lui è rinato. Qualche sbaglio lo fa, forse più di quanto si tenda a pensare, perché la moto si guida con la testa e non solo col polso.

Pecco vince di più, sbaglia di più, regge meglio la pressione. È tornato a guidare la classifica dopo essere stato a - 91, dove nessun vincente era arrivato a scavare, e l’ha fatto con tutti i pronostici contro e uno zaino pesante: compagni scomodi, l’azienda rossa sulle spalle, l’eredità di Valentino. Pecco è fuoriclasse di risalita, se non gli si vuole dire altro. Lui, che a Misano si è presentato con un casco dedicato a Dennis Rodman, evidentemente l’ha capito prima degli altri.

Ad accompagnarli, qualche passo indietro, Etienne Quartararo e Pietro Bagnaia (che abbiamo intervistato), due padri che al risultato sportivo mettono davanti la gioia dei figli. Che si divertano, che continuino a guidare la moto. Orgogliosi si, ma sottovoce. Due mondiali contesi tra piloti così non li abbiamo mai visti. Fabio e Pecco si conoscono da sempre ma non hanno mai avuto modo di odiarsi davvero, il che ci porta a una riflessione piuttosto inedita: Fabio Quartararo ha moltissimi tifosi italiani. E non sono, come succedeva spesso con Valentino, da parte di chi fa il tifo contro; sono appassionati di corse che vedono in lui un ragazzo strepitoso, velocissimo e un po’ pressato dalle sfortune, a cui si apre la tuta, si brucia il petto e si rompe un dito. E che nonostante tutto continua a correre tirando fuori il meglio.

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Un post condiviso da Sky Sport MotoGP (@skysportmotogp)

In un post su Instagram, la pagina Sky dedicata alla MotoGP ha chiesto agli appassionati per chi tifano. Moltissimi hanno risposto Quartararo (o Quataro come dicono a Phillip Island), forse anche più di quelli che tifano Bagnaia. Ed è un segnale incoraggiante perché Francesco, da parte sua, rischia di mettere in fila una lunga serie di prime volte: il suo primo titolo in MotoGP, il primo dell’era moderna di un pilota italiano su moto italiana (l’ultimo è stato Giacomo Agostini nel 1972) il primo di Ducati dal 2007 e di un italiano dal 2009. Ci sta arrivando con sette vittorie, tanto spettacolo in pista e una velocità che non può essere messa in discussione. Sono personaggi, Pecco e Fabio, che ad ogni gara diventano più solidi, autorevoli e in grado di trascinare il pubblico al punto che Marc Marquez (che sì, è tornato) contro di loro dovrà correre in difesa. Ecco, la MotoGP senza Valentino Rossi è più viva che mai, col carattere di ognuno che esce assieme alla velocità in pista. Il prossimo anno, questa almeno è l’impressione, le corse faranno impazzire anche chi vuole una sfida più cruda, con Enea Bastianini che entra nella squadra rossa col fucile in mano e il dito sul grilletto. Enea dovrà adattarsi ad un nuovo ingegnere e al lavoro di un team ufficiale, ma quando lo farà - nel giro di tre o quattro gare - ci sarà un altro pilota in corsa per il primo obiettivo. Quei fantastici quattro di cui parlano i nostalgici (Rossi, Lorenzo, Stoner e Pedrosa) sono tornati in MotoGP. Solo che adesso si chiamano Marc, Pecco, Enea e Fabio. E vogliono tutti la stessa cosa.

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