Jorge Martin sette, Francesco Bagnaia sei e Marc Marquez quattro. No, non ci siamo inventati i voti ai piloti Ducati in questo fine settimana senza MotoGP e nemmeno ci siamo sognati di metterci a distribuire numeri da giocare al Lotto. Sette, sei, quattro sono semplicemente i motori di cui possono disporre nell’ordine Jorge Martin, Pecco Bagnaia e Marc Marquez per l’ultima parte di stagione. Diciamolo subito: un tempo arrivare a fine stagione con i motori sani era una sfida per tutti, adesso, invece, problemi non ce ne saranno anche per chi, tipo Marc Marquez, appunto, può disporre su meno unità degli altri.
Se un tempo sarebbe stato “un tema”, quindi, adesso è pura curiosità da riportare, ma che racconta molto di una MotoGP che è fatta – tanto e soprattutto – di lavoro dietro le quinte e strategie che non riguardano solo la mera performance in pista. La strategia più conservativa, a quanto pare, l’hanno fatta in Pramac, con Jorge Martin che non solo ha ben sette motori (praticamente tutti) a disposizione da qui alla fine della stagione, ma addirittura può contare ancora su una unità quasi nuova che potrebbe tornargli decisamente utile per un eventuale testa a testa a Valencia in cui potrebbe contare anche mezzo cavallo in più. Il motore “praticamente nuovo” di Jorge Martin ha girato solo per una manciata di minuti a Motegi. Stando a quanto riferisce la testata spagnola Todocircuito, anche Pecco Bagnaia ha ancora un motore nuovo da utilizzare, ma in totale gliene restano solo sei (il motore numero 2 è definitivamente fuori uso). Tra gli altri ducatisti ne ha sei anche Marco Bezzecchi, ma tutti già utilizzati o in gara o in prova nell’arco della stagione 2024.
Chi “rischia di rimanere a piedi” (in verità non rischia proprio niente) è invece Marc Marquez, che ha ancora quattro motori a disposizione, tutti abbondantemente usati, anche se in Malesia potrà sbloccare una ulteriore unità. Il regolamento, infatti, dice che ogni pilota ha a disposizione sette motori, che però possono diventare otto nel caso in cui il calendario preveda più di 20 gare. Questo significa, in estrema sintesi, che dalla Malesia tutti potranno comunque contare su un motore in più.
Tornando, invece, ai numeri dei motori spremuti fino a qui, un po’ meglio di Marc Marquez sono messi il fratello Alex e Fabio Di Giannantonio, entrambi con cinque motori (tutti già utilizzati almeno una volta) a disposizione. E Enea Bastianini? La Bestia, sempre secondo quanto riportato, ha una situazione quasi del tutto analoga a quella di Pecco Bagnaia, con cinque motori chilometrati e uno appena rodato in Indonesia.