Aveva ragione Carlo Pernat: Suzuki non metterà un uomo nuovo alla guida del Team Ecstar, ma cercherà di riorganizzarsi internamente, senza rimpiazzare il team manager. La “vecchia” volpe genovese del paddock ce lo aveva “anticipato” qualche giorno fa, in una delle nostre chiacchierate con lui, precisando che si trattava di una sua sensazione e non di una notizia o una indiscrezione raccolta nell’ambiente. La sensazione, però, era stata quella giusta, visto che è di ieri l’ufficialità della scelta operata da Suzuki: andare avanti senza Davide Brivio e senza provare a rimpiazzare chi, di fatto, non è rimpiazzabile.
A essere rivista, invece, sarà la struttura, con la divisione dei ruoli all’interno dell’organizzazione del team e due uomini in particolare che saranno chiamati a un lavoro doppio: Shinichi Sahara e Ken Kawauchi. Soprattutto il primo ha lavorato fianco a fianco con Brivio per anni, condividendo ogni passaggio e confrontandosi su ogni scelta. E’ l’unico, quindi, che può fare in modo che il team non si trovi ad affrontare un cambiamento troppo importante nei metodi di lavoro e nell’organizzazione a così pochi giorni dall’inizio del mondiale. Un mondiale in cui la Suzuki GSX RR, essendo campione del mondo con Joan Mir, sarà la moto da battere.
La sfida, per Sahara e Kawauchi, è grandissima, ma caricarsi sulle spalle la responsabilità del team era l’unica strada da percorrere per evitare di cambiare troppo in una struttura che, invece, era risultata vincente. Ecco perché alla fine le ipotesi Livio Suppo e Pablo Nieto, così come quella di Kevin Schwantz, sono state scartate. “Quando ho saputo della partenza di Davide dal Team Suzuki è stato uno shock – aveva affermato proprio il Project Leader Sahara - E’ come se qualcuno avesse preso una parte di me, perché ho sempre discusso con lui su come sviluppare il Team e le moto, abbiamo lavorato insieme per molto tempo. Nel 2020 abbiamo raggiunto risultati fantastici nonostante l’insolita e difficile situazione dovuta al Covid-19. E il 2021 sarà un anno ancora più importante per noi per mantenere lo slancio. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, con Davide l’abbiamo pensata allo stesso modo, quindi credo che non sarà così difficile mantenere la direzione che dovremmo avere come Team Suzuki Ecstar”.