realtà è ben diversa…
Ottavo e dodicesimo, lontanissimi non solo dalla pole position di Max Verstappen ma anche dal quarto posto di Oscar Piastri. E ancor più inaccettabile è che, al termine della qualifica, davanti alla Ferrari di Charles Leclerc ci sia non una, bensì due Williams. Un fallimento, perché dall’ambizione di lottare per il Mondiale, dopo cinque gare, a Miami, la Scuderia gioca il ruolo di quinta forza del campionato. Condizioni poco favorevoli? No, perché la verità è solo una: la SF-25 è lenta, lontana dai diretti avversari e, ad oggi, persino un passo indietro rispetto alla SF-24.

Eppure c’è chi dopo l’ennesima delusione stagionale cerca una giustificazione, appellandosi soprattutto a un potenziale ancora da estrarre: “Abbiamo faticato a mettere insieme il giro e a sfruttare le gomme nuove – ha commentato il team principal della Ferrari Frederic Vasseur ai microfoni di Sky Sport – ci manca qualcosa con la gomma nuova anche perché quattro dei cinque decimi che perdiamo li perdiamo nelle prime due curve, poi in tutto il resto del giro ne perdiamo solo un altro. Dobbiamo capire cosa sbagliamo, qualcosa di certo lo sbagliamo. Se Servono aggiornamenti? Questa macchina a Jeddah in gara è stata la più veloce in pista, si tratta di estrarne il potenziale”. Un controsenso, specie dopo aver ascoltato i commenti dei piloti sia durante che al termine della qualifica, con Leclerc che, dopo aver passato in extremis la Q2, si era aperto in radio affermando che quanto fatto era il massimo possibile.
Ancor più inaccettabile però è la prospettiva che il team principal ha descritto in vista della gara: si spera nella pioggia e nel caos, perché in fondo tutti hanno capito che in condizioni lineari arriverebbe un’altra delusione da incassare, Vasseur compreso: “Per domani dobbiamo sperare in una bella precipitazione, nella Sprint siamo riusciti a salire sul podio attraverso la strategia. Sono convinto che il nostro passo sarà migliore in gara sulla lunga distanza, ma partendo da dove partiamo sarà difficile rimontare. Vedremo come andrà il primo giro e quale sarà il nostro ritmo”.

Uno schiaffo, così come un’analisi lontanissima da quelle chiare e dirette che avevano accompagnato il francese sia nel 2023 che nel 2024. Nella Scuderia è evidente come al momento regni il caos, sia a livello tecnico che comunicativo: serve una svolta, altrimenti c’è il rischio che il 2025 possa davvero rappresentare un fallimento assoluto. E pensare che, nella parte finale della scorsa stagione, la Ferrari era stata la squadra che aveva raccolto più punti, quasi riuscendo nell’impresa di conquistare il titolo costruttori. C’è tanto lavoro da fare e no caro Vasseur, non si tratta solo di capire ed estrarre.
