C’erano occhi ovunque su Andrea Kimi Antonelli già prima che mettesse piede nel paddock di Formula 1. Giovane, italiano, cresciuto nel vivaio Mercedes e spedito in pista nel 2025 con un’aura da predestinato. E l’inizio di stagione è stato una fiaba: punti, sorpassi da ricordare e la sensazione che sì, il “sostituto di Hamilton” meritava davvero il sedile tanto discusso. Poi, come sempre accade per un rookie se vogliamo essere realistici, sono arrivate le prime difficoltà. Qualche errore, un paio weekend storti, giri di qualifica mancati per un soffio. Ma nel box accanto, George Russell - il compagno di squadra, colui che dovrebbe essere il suo primo rivale - ha scelto un’altra strada: quella della protezione, come se insieme al suo ruolo da pilota titolare ci fosse anche quello di coach per il suo nuovo collega.

Perché se c’è qualcuno che non ha mai messo in discussione Antonelli, è proprio lui. Lo ha detto prima dell’inizio della stagione, nelle prime battute, e lo ribadisce ogni volta che ce n’è occasione: “Non c’è tanto divario tra le nostre prestazioni. In Canada, ero in pole e lui si è qualificato quarto, ma era a sei decimi da me. In Belgio, è uscito in Q1 e io sono arrivato in Q3, ma era a soli tre decimi da me” ha spiegato il britannico a Motorsport.com. “Si tende a dare importanza solo al risultato finale, ma la verità è che sta ancora facendo progressi, anche se come squadra siamo indietro. Improvvisamente, ci siamo ritrovati in una lotta in cui un decimo può significare sei o sette posizioni in griglia” ha continuato Russell.

Non è scontato sentire sempre delle belle parole da parte del proprio compagno di squadra e, infatti, una delle fortune più importanti per il pilota italiano è stata proprio trovarsi di fianco qualcuno disposto a condividere tutta l’esperienza raccolta finora. Dalla Williams al sedile tanto ambito in Mercedes, Russell è per Antonelli il compagno perfetto, perché nonostante tutto è anche in grado di dargli un riferimento estremamente competitivo da battere: la stagione del britannico è stata più che positiva fino al Gran Premio d’Ungheria. Allo stesso tempo però, Antonelli non è ancora stato in grado di superare il suo compagno di box: forse, in quel momento, per Russell le cose si complicheranno un po’ - anche se, nello storico del pilota della Mercedes non ci sono rapporti negativi con i suoi compagni, da Lewis Hamilton a Robert Kubica.

