L’obiettivo di giornata è centrato: Q2. Però Marco Bezzecchi ha sempre quell’aria lì che non si capisce mai se è contento o no e questa volta, che ha chiuso quinto il venerdì, ci si mette di mezzo pure la statistica, visto che negli ultimi due week end di gara le Prequalifiche . Questa volta, invece, lui e la sua Aprilia sono stati nei dieci e nel Media Scrum del pomeriggio il Romagnolo ha dovuto provare a tenere a bada gli entusiasmi. “Il DNA della moto è lo stesso di quella che abbiamo provato qui alla fine della scorsa stagione, quindi qualche problemino ce lo portiamo dietro”. Non una lamentela, sia inteso, ma quasi un modo per ricordare a tutti che non era affatto così scontato essere lassù in mezzo ai dieci più veloci. Sì, ok, ci sono le KTM davanti a tutti, c’è un Marc Marquez che come al solito sarà il vero uomo da battere e ci sono le insidie di un tracciato che sa essere particolarmente bastardo in alcuni punti.

"È stata una buona prima giornata - ha detto – siamo andati in progressione, migliorando nel pomeriggio. Siamo cresciuti passo dopo passo e mi sono anche divertito. Sono riuscito a migliorare soprattutto sul passo nei long run, mantenendo un buon ritmo sia con la gomma media che con la soft questa mattina. A Balaton, ad esempio, non mi ero trovato bene con entrambe le gomme e quindi questo è un ottimo punto di partenza. Però c’è ancora qualcosa da sistemare anche se non posso certo lamentarmi. Anche il time attack è andato bene ed è stato un sollievo rispetto alle ultime uscite, visto che quest’anno avevamo spesso faticato: è un piccolo sollievo”.
No, non può lamentarsi e la verità di Marco Bezzecchi è sempre stata un’altra: non s’è lamentato neanche quando avrebbe avuto ragioni per farlo. Figuriamoci se vorrebbe farlo adesso che si ritrova tra le mani un gran bel rapporto con tutti gli uomini del box e una RS-GP che avrà pure mantenuto il suo DNA, ma che sembra un’altra rispetto al passato. “Rispetto all’ultima volta che siamo venuti qui – ha tagliato corto - è un’altra moto: bellissima. Non che fosse brutta l’ultima volta, ma chiaramente aveva molti problemi in più rispetto a oggi”.
Lo dice il Bez in sala stampa, ma lo hanno detto già i risultati che Aprilia è riuscita a portare a casa in questa stagione sempre in crescita e nonostante tutto il lavoro sia stato proprio sulle spalle del pilota italiano insieme al collaudatore Lorenzo Savadori. Adesso, però, per pensare di poter far bene davvero al Montmelò c’è un mezzo miracolo da provare a compiere: trasformare la RS-GP in un vero violino. “Qui non tiene un caz*o – ha aggiunto Bezzecchi – quindi la moto deve per forza essere un violino se si vuole andare forte davvero. Non c’è margine di errore e direi che abbiamo fatto davvero un gran bel lavoro. Ora abbiamo ancora del tempo per fare ancora meglio, ma è chiaro che sono molto soddisfatto”.
Una soddisfazione che, però, non fosse altro che per scaramanzia, Bezzecchi si rifiuta di trasformare in pronostico. “Il fine settimana è ancora lungo – ha proseguito – gli ultimi otto o nove giri saranno una lotta per la sopravvivenza, ma sarà importante capire bene la scelta della gomma da utilizzare. L’obiettivo è rendere la moto meno nervosa: ha una buona trazione, ma bisogna ottimizzare al massimo proprio questo aspetto. Gli avversari? Le KTM sono andate forte e Acosta mi è sembrato molto in forma. E poi c’è Marc, che lo sappiamo, così come c’è Alex che mi sembra molto veloce. Comunque questa è una pista molto particolare e peno che vedremo ancora dei cambiamenti perché tutti ora staranno lavorando per fare meglio: molti piloti hanno ancora margine. La sicurezza? E’ come ovunque, gli incidenti alle prime curve possono succedere. A Balaton, ad esempio, partivo in prima fila, ma nella Sprint a momenti mi centravano di brutto. Sono cose che capitano. Qui arriviamo molto veloci, quindi riuscire ad avere un po' di spazio davanti sarebbe sicuramente utile”.