Che l’arrivo di Marc Marquez nel team ufficiale Ducati possa non aver destabilizzato l’ambiente MotoGP e che possa non destabilizzare in maniera pericolosa il clima a Borgo Panigale è una convinzione da ottimisti un po’ troppo ottimisti. Un conto è sostenere che Ducati saprà gestire il tutto e un altro è arrivare a dire che Marc Marquez è un pilota come gli altri e che portarlo in rosso è stata una operazione di mercato come ce ne sono tante in ogni stagione. A pensarla così è anche Dani Pedrosa, che conosce benissimo Marc Marquez e i suoi metodi per averlo avuto nel box del Team Repsol Honda per diverse stagioni. “Abbiamo già visto tutto quello che è successo con l’ingaggio di Marc – ha detto Pedrosa in una intervista per DAZN Spagna – Dalla perdita di piloti come Martin, Bastianini e Bezzecchi all’uscita di Pramac che ha scelto Yamaha”.
Non una polemica da parte dell’ex pilota spagnolo e oggi collaudatore di KTM, ma una semplice analisi oggettiva di fatti che sono inequivocabilmente sotto gli occhi di tutti. E che dimostrano che Marc Marquez, come ha ammesso anche Gigi Dall’Igna, non è un personaggio che lascia indifferenti. Per questo a catalizzare l’attenzione di Dani Pedrosa è stato, piuttosto, Pecco Bagnaia. Non tanto per le cose straordinarie fatte al Mugello e a Assen, ma per le parole che ormai da settimane ripete in loop. Ossia che non gli importa chi sarà il suo compagno di squadra, a patto che non si vada a minare il clima che c’è adesso nel Team Lenovo Ducati. Appelli che secondo Pedrosa rischiano di cadere nel vuoto nonostante tutto l’impegno e la competenza che Ducati potrà metterci per evitare di scombussolare troppo un ambiente che ha vinto tanto e che vuole vincere ancora.
“Il piano di Marc era di arrivare in Ducati anche da una porta non principale e poi conquistare la squadra ufficiale. E’ riuscito a far andare esattamente tutto come voleva perché nella sua testa era già tutto chiaro e calcolato da tempo – ha raccontato ancora Pedrosa – Pecco Bagnaia sta facendo benissimo ora e ha una struttura che è calibrata alla perfezione per fargli ottenere risultati: ecco perché ripete sempre che il clima non dovrà mutare”. Inevitabilmente, però, il clima muterà, con Pedrosa che si pone una domanda: “Quando capiterà che Marc vincerà e magari pecco non avrà un buon risultato nel box Ducati faranno festa?”. Il punto, secondo Pedrosa, è che il clima che Pecco vuole preservare sta in realtà già cambiando, tanto che Bagnaia è costretto a ripetere sempre la stessa cosa: “Se dichiari così tanto che le cose non devono cambiare è perché percepisci che stanno già cambiando – ha commentato sibillinamente il collaudatore della KTM – E’ anche evidente che stanno cambiando visto che non ci saranno più tre giovani piloti e che le Ducati in pista saranno sei invece di otto. Capisco Pecco: quando ti trovi in una situazione molto stabile vuoi che cambi il meno possibile”.
Difficilmente, però, il peso di un personaggio e di un pilota del talento di Marc Marquez potrà non spostare gli equilibri, con la grande sfida di Ducati che sarà esattamente quella della gestione di un campione così rispetto a tutta la struttura che ha costruito insieme a Pecco in questi anni. Anche perché Marc Marquez, almeno a leggere tra le righe delle dichiarazioni di Dani Pedrosa, ci metterà del suo: “Io credo che Marc arriverà lì e la prima cosa che farà sarà cercare di capire il punto più doloroso per Pecco per colpire esattamente lì. E’ normale che un personaggio così potente nello stesso box potrà generare condizionamenti. E’ possibile che in Ducati tutto resterà uguale e che anche il livello si mantenga così alto, ma già il fatto di aver perso due moto e tre piloti veloci in favore di altri marchi potrebbe modificare gli equilibri visti fino a ora”.