Ha dominato, prima battendo tutti in pista e poi spazzando via le critiche ricevute dopo l’Australia: Lewis Hamilton conquista la sua prima vittoria con la Ferrari nella Sprint Race di Shanghai, confermando quanto visto ieri dopo la pole position fatta segnare. Una gara di un altro pianeta rispetto agli avversari, con alla bandiera a scacchi quasi sette secondi di vantaggio su Oscar Piastri e dieci su Max Verstappen che completano il podio in seconda e terza posizione.

Un successo costruito alla perfezione sin dai primi metri, chiudendo immediatamente la porta a Max Verstappen e rispedendo al mittente l’attacco dell’olandese pronti via. Poi un ritmo indiavolato, soprattutto passata la metà gara, allontanando sia Verstappen che Piastri. Un dato importante in vista dei 57 giri di domani, perché nei 19 della Sprint Race Hamilton e la Ferrari hanno gestito meglio di tutti le gomme, facendo il vuoto alle loro spalle. Un capolavoro, soprattutto se si considera che quello di oggi era il primo vero long run di Sir Lewis con la SF-25, che tanto lo aveva messo in difficoltà a Melbourne. “La prima gara è stata difficile, ma ovviamente tanta gente ha sottovalutato quanto sia complesso arrivare in un nuovo team, adattarsi, ambientarsi, comprendersi a vicenda nelle comunicazioni” ha esordito Hamilton nel post gara. “La quantità di critiche e di persone che hanno blaterato a vanvera è stata incredibile. Persone che non hanno esperienza. Venire qui e sentirmi a mio agio, perché a Melbourne non mi sentivo a mio agio, è stato incredibile. Abbiamo fatto da subito un gran lavoro con il team e i meccanici per ottimizzare la vettura. Oggi è andata alla grande, sono partito bene e, visto il tantissimo grip su questo asfalto, è stato difficile gestire le gomme. Ma è stato così per tutti. Io non sento la pressione. So che è il primo anno e so che tutti voglio vincere, ma l’ho detto anche l’altro giorno: una giornata non è andata bene, ma dobbiamo fare un passo alla volta, non fare il passo più lungo della gamba. Roma non è stata costruita in un giorno. Dobbiamo essere diligenti e continuare a spingere. Serve restare concentrati e mantenere la calma. Questa è una maratona, non uno sprint, dobbiamo prenderci il nostro tempo”, ha concluso il sette volte campione del Mondo, lanciando un messaggio chiaro a chi lo aveva criticato dopo l’esordio di Melbourne. Un Hamilton determinato a non fermarsi, consapevole di poter fare ancora uno step con la squadra. Come al termine delle qualifiche Sprint ha festeggiato la sua prima storica affermazione in rosso salendo sulla vettura e portando le mani al cielo, per poi salutare il pubblico di Shanghai, da sempre una delle sue tappe preferite, viste anche le sei vittorie conquistate in carriera.
Tutto ha funzionato nel migliore dei modi, lasciando solo le briciole agli avversari: Verstappen è stato costretto ad arrendersi dopo aver provato per più giri l’attacco sul sette volte campione del Mondo, finendo per essere sfilato poi anche da Oscar Piastri nel finale di gara. Più in difficoltà è apparso invece Charles Leclerc, solo quinto sotto la bandiera a scacchi e alle spalle della Mercedes di George Russell che lo ha sopravanzato pronti via: una gara opaca, seppur sul finale il monegasco sembrava avere un passo migliore rispetto a Russell e Verstappen, un altro segnale positivo in vista della gara di domani. “Sono stato conservativo nella prima parte di gara e anche in quella centrale non avevo un gran ritmo” ha affermato ai microfoni di Sky riferendosi al sorpasso subito al secondo giro dall’inglese. “Sicuramente è un punto perso. Storicamente questa pista come Melbourne è sempre stata un po’ difficile per me, ma non è un scusa, per ora non sono stato al livello di Hamilton. Dopo queste gare spero di guardare avanti nei prossimi appuntamenti, ma adesso devo pensare a raccogliere il massimo dei punti qui. In questa gara ad esempio potevo chiudere al quarto posto, questo pomeriggio spero di trovare un po’ più di feeling in macchina per qualificarmi meglio”.
