Con trent’anni di carriera alle spalle chi meglio di Livio Suppo poteva tentare qualche previsione per il 2023, sulle prestazioni e il ruolo che in questa stagione avranno i grandi team? Honda, che aprirà l’anno con due campioni del mondo e tre vincitori di gare MotoGP, «non ha scuse» per l'ex manager, che ha appena rilasciato una lunga intervista a MotoGP.com. Certo, la competizione è aumentata molto negli ultimi dieci anni, soprattutto agli ultimi quattro mondiali: «Mi aspetto una stagione molto dura. Abbiamo avuto quattro campioni del mondo negli ultimi quattro anni – Marc Marquez, Joan Mir, Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. Significa che lo sport, ora, è molto equilibrato, non è come qualche anno fa, quando dominava solo Marc». Ma non sono solo in quattro a dover far paura. I piloti da tenere d’occhio sono triplicati rispetto ad altri anni: «Siamo passati dai “Fantastici Quattro” (Valentino Rossi, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa), ai “Fantastici Dodici”, probabilmente. Tranne Marc – se tornerà a essere lo stesso del 2019 – non c’è nessuno che sia in modo evidente più forte degli altri».
Poi si parla di Ducati, il team che potrebbe continuare a “regnare”, visto che Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini insieme hanno totalizzato ben 11 vittorie su 20 Gran Premi nel 2022. Forse si tratta del pacchetto più competitivo degli ultimi anni: «Ducati ha una squadra fortissima. Non solo nel team ufficiale, ma anche in Pramac. Credo fermamente che Jorge Martin sia un possibile contendente al titolo». Molti si chiedono anche che ruolo potrà giocare l’ex campione del mondo 2021, Fabio Quartararo, “azzoppato” da una moto che non sempre è stata all'altrezza: «Fabio è Fabio. Ha dimostrato di essere davvero veloce e molto forte mentalmente, perché non è facile fare quello che ha fatto in questi ultimi due anni: è stato l’unico in grado di essere davvero veloce su una moto di cui tutti gli altri si erano lamentati. Ma non è abbastanza. Se la Yamaha potrà dargli un po’ più di velocità massima, allora Fabio ci sarà sicuramente».
Occhi puntati anche su Aprilia, che l’hanno scorso ha ottenuto la sua prima vittoria in MotoGP e ha provato per la prima volta a portarsi a casa il titolo. Nessuno se lo aspettava, tanto che per Suppo replicare una stagione come quella passata non sarà per nulla facile. Tuttavia dovranno puntare a continuare sulla buona scia iniziata con la scorsa stagione, da un lato per via del loro team clienti, RNF Racing di Razlan Razali, dall’altro perché l’addio della Suzuki ha permesso a Maverick Viñales di tornare a lavorare con il suo storico capo tecnico Manuel Cazeaux. Proprio su questo punto si concentra l’ottimismo di Suppo: «Aprilia sta facendo un ottimo lavoro. Ho molta fiducia in Manu Cazeaux, che ora è il capotecnico di Maverick. È uno degli ingegneri più intelligenti che abbia mai visto. È molto intelligente , empatico e forte. È molto bravo a motivare i suoi piloti. So che Maverick voleva davvero Manu con lui quando è andato in Yamaha, ma Manu ha creduto nel progetto Suzuki ed è rimasto lì. Ma il loro rapporto è molto, molto forte, quindi credo che Maverick potrebbe essere la grande sorpresa nel 2023».
KTM è stata incredibilmente aggressiva negli ultimi anni nel mettere sotto contratto uomini da tutto il paddock. Per il 2023 avranno sia l'ex capotecnico di Enea Bastianini, Alberto Giribuola, che il capotecnico di Jack Miller Cristhian Pupulin dalla Ducati, che si aggiungono all'arrivo di Francesco Guidotti che dallo scorso anno è Team Manager. Il loro acquisto più influente però è l'ex braccio destro di Gigi Dall'Igna, Fabiano Sterlacchini, messo sotto contratto nell'estate del 2021 come nuovo direttore tecnico”. Queste scelte, secondo Suppo (che ha lavorato a stretto contatto proprio con Sterlacchini durante la sua permanenza a Bologna), potrebbero rivelarsi vincenti: «È la seconda stagione per Fabiano e ora altri ingegneri italiani si sono uniti alla squadra. Credo che questo lo aiuterà a migliorare la moto più velocemente. Hanno aggiunto molti esperti e, cosa più importanti, sono gli “uomini di Fabiano”. Un conto è lavorare con le persone che trovi in azienda, perché dovresti essere fortunato e trovare colleghi che ti piacciono e che condividono le tue stesse idee. Ma ora hanno ingaggiato i “suoi uomini”, le persone di cui crede che KTM abbia bisogno, quindi sono convinto che faranno un passo avanti».