Wimbledon è un torneo che prosciuga energie mentali e fisiche, specie per chi è arrivato fino alle ultime fasi. Subito dopo il torneo inglese c’è il Master 1000 di Toronto, meno prestigioso ma comunque un “1000”. Sono però tanti i tennisti che hanno deciso di rinunciare alla trasferta canadese, un po’ per recuperare le energie in vista dello Us Open, un po’ per delle mini-vacanze. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, per esempio, a Toronto non ci saranno, e nemmeno Jack Draper (l’americano coltiva ambizioni serie per lo Slam negli Usa) e Novak Djokovic, arrivato alla semifinale contro Sinner in riserva. Ma è proprio il momento della stagione - sottolinea la rivista Il tennis italiano - in cui comincia il Master di Toronto che è fastidioso, piazzato lì tra due Slam e con altri tornei che cominciano wuasi in contemporanea: Toronto comincia domenica 27 luglio, anticipando di quasi due settimane rispetto alla tradizionale programmazione di inizio agosto. La finale si disputerà giovedì 7 agosto, cioè quando a Cincinnati scatterà il primo turno, che si concluderà il 18 agosto, giusto poco prima dell’inizio dell’evento di doppio misto agli Us Open programmato per il 19 e il 20. Inoltre, la lunghezza del 1000 non facilità le cose: due settimane di torneo sono pesanti.

Sempre Il tennis spiega che per queste ragioni sempre più giocatori di vertice del ranking scelgono di posticipare l’inizio del tour americano, preferendo costruirsi un calendario personalizzato simile a quello del 2023, cioè quando il Canadian Open partiva il 7 agosto. Il discorso, però, vale anche per altri 1000: Indian Wells e Miami, tornei consecutivi, vedono spesso l’assenza del vincitore o finalista del primo torneo al secondo appuntamento. Lo stesso accade talvolta anche per i Master di Madrid e Roma. Come cambieranno queste programmazioni con il nuovo Master 1000 che si giocherà in Arabia Saudita tra il 2027 e il 2028 a gennaio? Il rischio è che le cose si complichino soprattutto per l’avvio dell’Australian Open, lo Slam inaugurale della stagione. In tutto questo, però, il tour non rallenta. I giocatori parlano di carichi eccessivi e contestano i tempi stretti per il recuperare. Alcuni, poi, scelgono di fermarsi del tutto. La tennista tunisina Ons Jabeur (ex numero due del ranking, ora al settantaduesimo posto) ha deciso di prendersi una pausa per ritrovare serenità e motivazione.
