È un sogno tutto italiano quello che si consumerà tra pochissimo alla Ülker Sport Arena di Istanbul, palazzetto avveniristico da oltre 13 mila spettatori: la finale di Champions League femminile di volley 2025 sarà Conegliano contro Scandicci, il meglio del nostro volley a contendersi il trono europeo. Non solo una festa per i tifosi, ma anche il segnale di una supremazia tecnica e mentale che sta ridisegnando i confini di questo sport.
Partiamo da Conegliano, che ha superato ancora una volta Milano, il risultato questa volta è di 3-1. Dopo un primo set conquistato dalle lombarde grazie a una Paola Egonu in grande spolvero, le Pantere venete hanno ribaltato il match. Da segnalare l’assenza iniziale di Miriam Sylla tra le titolari di Milano per una scelta tecnica. Nel terzo set, Conegliano ha giocato con la massima precisione, registrando zero errori in attacco e sfruttando i punti pesanti di Zhu Ting, mentre un errore di Sylla (subentrata a partita in corso) nel quarto set ha spianato la strada alle ragazze di coach Santarelli premiate anche per la maggiore lucidità.

Al termine della partita il tecnico di Conegliano ha commentato: “Abbiamo fatto un bel passo perché giocare contro Milano tante gare così ravvicinate non è semplice. Temevamo questa partita, forse di più della finale scudetto perché sapevamo che nella serie lunga potevamo essere un po' più forti mentre nelle partite secche tutto può succedere. Nel secondo set abbiamo spento la luce, lì la partita è diventata più nervosa e abbiamo avuto difficoltà. Merito di Milano che ha giocato bene, ma noi dobbiamo essere più bravi, più intelligenti, più continui”. Nika Daalderop ha invece espresso il suo rammarico: “Oggi è stata una partita giocata punto a punto, dove nelle parti finali dei set ci sono mancate delle soluzioni in attacco. Sono molto dispiaciuta per il risultato, ma dobbiamo subito voltare pagina e concentrarci sul match di domani perché c’è un bronzo da conquistare”.
La semifinale che ha fatto sognare di più gli appassionati è stata quella di Scandicci. A Istanbul, la squadra toscana ha dominato le campionesse turche con un netto 3-0. L’alzatrice serba Maja Ognjenovic è stata la vera regista dello spettacolo: con la sua classe ed esperienza ha fatto girare alla perfezione l’attacco toscano. Antropova ha giocato due set su livelli altissimi, per poi sferrare l’attacco vincente in un terzo set che l’ha vista un po’ in affanno. Ottima anche la prova delle bande Herbots e Bajema, mentre al centro Nwakalor e Carol, pur senza numeri impressionanti, hanno sporcato tantissimi palloni a muro. Difesa e ricezione hanno avuto in Castillo un punto di forza assoluto.

Dall’altra parte della rete, un VakifBank irriconoscibile: troppe difficoltà in ricezione, una Markova bloccata dalla tensione, una Van Ryk fisicamente limitata e una Cansu poco precisa nelle scelte di gioco. Solo Bosetti ha mantenuto un rendimento dignitoso, ma non è bastato a evitare il pesante 0-3 contro Scandicci.
Domani il palcoscenico sarà tutto per le due migliori squadre italiane. Per Marco Gaspari sarà la seconda finale consecutiva dopo quella persa l’anno scorso alla guida di Milano, mentre Conegliano ha davanti un obiettivo storico: vincere la Champions significherebbe completare un "Grande Slam" stagionale, portando a casa tutte le competizioni nazionali e internazionali disputate. Un sogno, certo, ma anche una sfida pronta a infiammare Istanbul.
