Una pausa così lunga in autunno non si vedeva da tantissimo tempo nel mondo della Formula 1, con ben tre settimane di distacco dal Gran Premio di Singapore a quello degli Stati Uniti, che andrà in scena questo fine settimana per riaccendere sia la lotta in campionato, sia gli spiriti bollenti che non sembrano essersi raffreddati nemmeno durante lo stop delle corse. Infatti, se in questo ultimo mese in pista non è sceso nessuno, c’è chi invece si è sbizzarrito con interviste e dubbi, proprio come Mattia Binotto, che si sta preparando al suo debutto in Audi come team principal rispolverando le sue care vecchie opinioni, tornando sempre a parlare della Ferrari.
L’italiano, dopo esser stato a capo delle decisioni della Scuderia di Maranello per ben quattro anni, si è allontanato dal team favorendo l’arrivo di Fred Vasseur e si è invece avvicinato al progetto tedesco di Audi, che entrerà nel circus della Formula 1 tra circa un anno, quando il mondiale si preparerà al debutto del nuovo regolamento tecnico di cui la casa costruttrice dei quattro anelli spera di essere protagonista. Binotto è ad oggi il capo operativo della squadra che piano piano si sta formando per essere una delle migliori, con Nico Hulkenberg già annunciato come uno dei piloti di supporto al progetto - anche se non ci sono certezze se sarà o meno uno dei titolari della vettura nel 2026 - e tantissimo interesse nei confronti di Gabriel Bortoleto, uno dei giovani talenti della Formula 2 su cui proprio l’italiano ha messo gli occhi durante la stagione.
Prima di pensare al futuro del suo team, Mattia Binotto in un’intervista per il Corriere della Sera ha commentato alcune situazioni attuali del paddock di Formula 1, come l’imminente arrivo di Lewis Hamilton a Maranello, che secondo l’ex team principal della rossa è assolutamente immotivato: “Io non lo avrei preso Lewis Hamilton in Ferrari” dice Binotto. “Lui ha fatto bene ad accettare, ma la Ferrari ha già Charles Leclerc, che è il talento su cui puntare” ha continuato l’italiano, che della rossa di Vasseur riconosce i successi e si sente ancora un po’ complice della tanta strada fatta a Maranello per tornare ad essere competitivi. Ovviamente, le sue parole hanno fatto il giro dei social e non solo, arrivando anche a Marca, la testata giornalistica più importante in Spagna, che le ha subito rivolte a Carlos Sainz per chiedergli la sua opinione.
“Non mi intrometto in queste cose. Terrò la mia opinione per me, un giorno magari ve la dirò a cena” dice lo spagnolo ai microfoni della sua nazione, con cui ha discusso a lungo sull’importanza di questi quattro anni al volante della Ferrari, che per Sainz avrà sempre un luogo speciale all’interno del suo cuore e della sua carriera. Giusto o sbagliato che sia il ragionamento di Mattia Binotto, sicuramente ha saputo fare un po’ di rumore in una pausa autunnale decisamente silenziosa rispetto a come ci ha abituato la Formula 1 negli ultimi due anni, dato che in ogni intervallo tra una corsa e un’altra ne succedono sempre di tutti i colori. Si attende adesso un’eventuale risposta da parte dei diretti interessati, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, che per ora stanno raccontando l’uno dell’altro con il sorriso e un’estrema voglia di lavorare finalmente insieme.