Durante il Gran Premio di Monza le decisioni del muretto della McLaren hanno fatto parecchio discutere: a vincere la gara è stato Max Verstappen, ma Oscar Piastri e Lando Norris si giocavano qualcosa di ancora più grande. Il campionato piloti ormai vede solo i due piloti papaya come possibili vincitori - l’olandese della Red Bull potrebbe batterli solo vincendo tutto e con qualche ritiro da parte delle MCL 39 - e quanto successo a Monza potrebbe essere decisivo una volta arrivati a fine stagione. Non capitava da un po’ di vedere una classifica con i primi due così vicini: Oscar Piastri è davanti a Lando Norris solo di 31 punti, facilmente recuperabili dal prossimo Gran Premio dell’Azerbaijan a quello di Abu Dhabi di dicembre.

Sul Tempio della Velocità, il pit stop di Lando Norris è stato particolarmente lento per via di un malfunzionamento tecnico sulle pistole che i meccanici usano per avvitare gli pneumatici e a rimetterci, alla fine dei giochi, è stato Oscar Piastri. L’australiano ha infatti dovuto lasciare la posizione guadagnata sul suo compagno di squadra secondo gli ordini del muretto di Andrea Stella, e lo ha fatto senza nemmeno pensarci due volte. Le polemiche iniziate appena dopo la bandiera a scacchi sono state infinite, a partire da chi pensa a un certo favoritismo nei confronti di Norris da parte della squadra, a chi accusa Piastri di non avere la stoffa da campione del mondo - altrimenti si sarebbe rifiutato. Proprio Max Verstappen durante la conferenza stampa ha ammesso che non avrebbe mai fatto una cosa del genere (e infatti, anche quando i titoli li aveva già vinti, l’olandese teneva dietro Checo Perez come se fosse il peggior avversario del mondo).

A dire la sua su questa manovra è arrivato anche David Coulthard, che con la McLaren si è giocato un mondiale nel 2001 contro la Ferrari di Michael Schumacher e conosce molto bene l’ambiente di Woking. Per l’ex pilota di Formula 1, si tratta di manipolazione: “Il ragazzino e il pilota dentro di me vogliono vedere gare ruota a ruota. E sì, ogni tanto si sfascerà qualche macchina, ma a Monza è stato manipolato il risultato ed è poco piacevole” ha spiegato Coulthard. “Allo stesso tempo il regolamento lo concede, quindi è un diritto della McLaren. Vinceranno sia il campionato costruttori che il campionato piloti, ma almeno quest’ultimo dovrebbe essere lasciato libero, in mano a Norris e Piastri” ha continuato il britannico.
“Quando si vincono le gare lo si vuole fare per merito, non è piacevole ritrovarsi regalati i risultati. Per questo si inizia a correre da così piccoli. E credo che chi non si sia mai messo il casco a volte non lo capisca davvero” ha aggiunto. Il dito dell’ex pilota è quindi puntato contro i piani alti della squadra, contro ingegneri e strateghi: “Non si sono mai seduti nell’abitacolo, non hanno sudato, né provato quel dolore o angoscia. Quando il tuo ingegnere ti dice di fare qualcosa per il bene del tuo compagno di squadra non è piacevole. Anzi, fa proprio male” ha concluso David Coulthard, cercando anche una risposta da Oscar Piastri che, educato e composto com'è da sempre, non ha mostrato indignazione per quanto successo. Una volta arrivati allo scontro finale però, se dovesse essere proprio questa inversione a decidere il titolo mondiale…

