Yamaha è stata la regina dei test di Sepang grazie ad un grande lavoro in inverno che si è tradotto in un guadagno di oltre otto decimi sul giro secco rispetto alla passata stagione. Con le Ducati che si sono confermate le moto da battere, ed i progressi fatti delle M1, Honda sembrerebbe correre il rischio di restare il fanalino di coda della griglia. La realtà, però, non è questa. Le RC213V hanno compiuto, infatti, un enorme passo avanti rispetto ai tempi registrati in qualifica a Sepang nel 2024.
Partendo dagli HRC, Joan Mir è passato dall’1’58”6 delle qualifiche all’1’57”2 fatto segnare al venerdì dei test, mentre Luca Marini da 1’58”5 a 1’57”7. Anche in LCR la storia non cambia. Johann Zarco in qualifica nel 2024 ha concluso 11° in 1’57”9, mentre ai test ha fatto registrare il proprio miglior tempo in 1’57”2: sette decimi di miglioramento.
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Quella di Honda è, dunque, una grande crescita, sulla carta ancora più impattante rispetto a quella di Yamaha. Se la M1 che ha migliorato maggiormente il proprio tempo rispetto alle qualifiche della scorsa stagione è quella di Quartararo, con otto decimi guadagnati, in casa Honda non solo Marini ha fatto lo stesso, ma Mir ha addirittura (quasi) doppiato il francese, mentre Zarco ha abbassato di appena un decimo in meno. C’è un dato, però, che fa risaltare ancora di più l’evoluzione della RC213V ed è legato al rookie Somkiat Chantra.
Takaaki Nakagami la scorsa stagione con Honda LCR ha concluso il proprio miglior giro in qualifica in 1’58”3. Chantra, che ha ereditato la moto dal giapponese, dopo appena 6 giorni di MotoGP ha fatto addirittura due decimi meglio. Questo evidenzia il vero potenziale del pilota thailandese, messo in dubbio al momento del passaggio di categoria, ma soprattutto il lavoro di Honda. La RC213V del 2025 è un mezzo che è migliorato molto, sia dal punto di vista della potenza che della guidabilità.
La chiave per ricucire il gap con la concorrenza, tuttavia, potrebbe non risiedere nei miglioramenti di questo inverno. Nonostante la grande variazione rispetto alle qualifiche della scorsa stagione, i tempi dei test di Sepang 2024 e quelli del 2025 sono piuttosto simili: Mir ha migliorato di un solo decimo, Marini appena di due, mentre Chantra ha ottenuto un tempo di quattro decimi più alto rispetto a quello di Nakagami. Il dato totalmente fuori scala è, quindi, quello delle qualifiche della scorsa stagione, dove si registravano le stesse condizioni meteo e di temperatura dell’asfalto (52° in qualifica, 55° nell’ultimo giorno di test di quest’anno) con l’unica differenza riguardante il grip dell’asfalto, decisamente più gommato dopo 3 giorni di shakedown e altrettanti di test.
Problemi di grip in casa Honda? È una delle ipotesi confrontando i dati. La base della RC213V 2025 ha il potenziale da top 10, come confermano i risultati ottenuti da Johann Zarco e Joan Mir (rispettivamente 7° e 8°) appena pochi giorni fa. Sul piano delle prestazioni la Honda di inizio 2024 e 2025 sono vicine e, a questo punto, sarà importante fare passi avanti nel corso della stagione senza sprecare (nuovamente) i miglioramenti invernali.