“Ho pensato che mi avrebbe battuto, invece è andata bene perché alla fine sono stato più veloce, anche se credevo il contrario”. Sono parole di Alex Marquez subito dopo l’ultimo giorno di test a Sepang e il riferimento, manco a dirlo, è a suo fratello Marc. L’anno scorso in Gresini non c’è stata partita, ma è stata comunque sfida su tutto, anche nel salire e scendere i gradini degli hotel tra i due e ora che i colori non sono più gli stessi per entrambi non cambierà niente. Lo ha spiegato anche Marc Marquez, chiamato a illustrare i motivi di una “foto rubata” proprio nel rettilineo dei box di Sepang. Sì, stava alzando il dito medio proprio mentre suo fratello passava, ma occhio: tra loro due è diventato un gesto che vale più di un abbraccio e per un intero anno in Gresini quel dito alzato è stato quasi un tormentone.
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Niente di grave e per fortuna la MotoGP non è la Formula1. Perché lì i piloti possono permettersi decisamente molto meno e anche il prendersi la giocosa libertà di un gesto così, visti i tempi e visti i recenti precedenti, avrebbe avuto una qualche conseguenza bacchettona. Anzi, viene quasi da fare un appello in vista dell’acquisizione di Dorna da parte di Liberty Media (ammesso che avverrà mai davvero) per evitare che certe “regole” finiscano per imbalsamare pure la poca spontaneità che è rimasta nel paddock delle due ruote.
![Marc e Alex Marquez sul jet privato da Portimao a Madrid](https://crm-img.stcrm.it/images/42373100/2000x/20230214-134524340-8807.png)
“Ovviamente è un modo scherzoso tra di noi – ha raccontato l’otto volte campione del mondo - Avevo visto il giro veloce che aveva fatto e avevo appena detto a me stesso che anche se ci avessi provato, anche se avessi messo al volo due gomme nuove, io non sarei riuscito a fare quel crono. Però nel passo gara, nella simulazione dei dieci giri eravamo abbastanza alla pari, lui era due decimi davanti a me e alla fine mi ha battuto. Per ora siamo uno a zero. Questa volta mi ha dato un po' di pollice verso, ma sì, sta andando davvero bene e figuriamoci se non sono contento per Alex". Contento ma, appunto, con la voglia di pareggiare i conti già a Buriram, con Marquez che, conoscendolo, un paio di giri per ribadire chi è il fratello maggiore li ritaglierà sicuramente in mezzo a tutto il lavoro da fare sulla Desmosedici GP25 con cui lui e Pecco Bagnaia proveranno a riportare il numero 1 nel box del Team Lenovo.
E Alex Marquez sembra saperlo già e ha messo pure scherzando le mani avanti: “Ora sono preoccupato perché lui sul circuito di Buriram è generalmente più veloce di me”. Una battuta, è chiaro, ma che dice molto sul rapporto che c’è tra due che ok sono fratelli e vanno d’amore e d’accordo, ma che quando hanno il casco in testa diventano due estranei. O, peggio, l’uno il primo rivale dell’altro.