Poi non dite che non ve l’avevamo detto! Era da pochissimi giorni iniziato il nuovo anno e Pedro Acosta, Brad Binder, Enea Bastianini e Maverick Vinales erano stati convocati nella sede austriaca di KTM con una motivazione ufficiale: lo shooting fotografico in vista della presentazione d moto e team. Motivazione ufficiale, appunto, ma comunque non l’unica motivazione, visto che c’era arrivata la soffiata che i vertici di KTM avrebbero colto l’occasione per informare i piloti di una dolorosa decisione. Avevamo raccontato tutto qui, tirandoci dietro pure qualche commento poco simpatico. Solo che adesso è stato Pit Beirer in persona a confermare che quella “dolorosa decisione” non è una ipotesi, ma ciò che realmente succederà. Perché KTM, soprattutto in questa fase, non ha la forza per trattare tutti alla stessa maniera (come aveva promesso) e viene da dire che, dopo quello che si è visto nei test di Sepang, l’unico che può dormire sonni veramente tranquilli è Pedro Acosta, con Brad Binder, Maverick Vinales e Enea Bastianini che rischiano di ritrovarsi con moto paralizzate nello sviluppo.
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Beirer, sia inteso, ha illustrato la cosa come una scelta assolutamente normale e non certo clamorosa,mala promessa fatta alla fine dello scorso anno era stata un’altra: “Non ci sarà alcuna differenza tra le quattro motociclette”. E in effetti no, a Sepang non c’è stata, ma potrebbe esserci già nei prossimi giorni in Thailandia. “Potrebbe verificarsi questa situazione – ha ammesso Pit Beirer a Speedweek – E cioè che durante la stazione qualche componente di sviluppo più recente sia disponibile in una sola unità. A questo punto, il pilota non dovrà far altro che guardare la classifica e saprà se otterrà o meno quella parte nel successivo weekend di gara”.
![Beirer](https://crm-img.stcrm.it/images/42371230/2000x/beirer.jpg)
Chi sarà davanti, dunque, avrà l’occasione di provare a andare ancora un po’ più avanti e chi sarà dietro dovrà inevitabilmente arrangiarsi. O aspettare. Almeno nella primissima fase del mondiale che sta per cominciare. Con Beirer che ha aggiunto: "quando inizieremo, non so se potremo sempre avere lo stesso trattamento per quattro piloti, che significano otto motociclette contemporaneamente. Se hai un nuovo componente che pensi possa funzionare, non vuoi tenerlo in attesa troppo a lungo. Quindi vuoi montarlo il più rapidamente possibile sulla moto e chiaramente sarà quella del pilota che è in cima alla classifica. Essere veloci è più importante delle quantità che si hanno a disposizione. Ne abbiamo parlato con le squadre e i piloti e tutti sono d'accordo". Ne hanno parlato, appunto, in occasione dello shooting fotografico di inizio anno e è chiaro che tutti hanno dovuto essere d’accordo, visto che comunque non ci sarebbe stato il tempo per fare o valutare null’altro.
Una scelta, quella di KTM, probabilmente dettata anche dalla tremenda situazione finanziaria e che va in direzione diametralmente opposta a quella fatta ad esempio da Ducati nel 2024, quando Gigi Dall'Igna, proprio per tenere fede alla promessa sulla parità di trattamento, ha negato a Pecco Bagnaia di scendere in pista con la nuova carena poichè Ducati non sarebbe stata nelle condizioni di produrne subito una identica anche per Jorge Martin e Enea Bastianini. Modi diversi. Storie diverse. In KTM sarà quindi fondamentale, viste le recenti dichiarazioni di Beirer, stare davanti già dal prossimo test in Thailandia, con Enea Bastianini che al momento è apparso il più in difficoltà tra i piloti KTM. “E’ chiaro – ha detto il pilota italiano – che chi guida questa moto da più tempo ha maggiore feeling, ma sono comunque fiducioso: la moto mi piace. È troppo presto per dire che sono demoralizzato, ma è improbabile che saremo perfettamente pronti per la prima gara o che saremo performanti almeno al 90%. Non mi faccio illusioni e vedremo dove sarò dopo le prime sei gare”.