Cala il sipario sul primo atto in pista della stagione 2025 della Formula 1, che ha finalmente visto le sue venti monoposto in azione tra le curve del tracciato del Bahrain per i test ufficiali per, come ogni anno, dare le prime indicazioni su quello che succederà almeno nella prima parte della stagione. Insieme alla raccolta dati e alle simulazioni dei giri di qualifica e gara però, il tracciato di Sakhir ne ha viste di tutti i colori, con tre giorni ricchi di imprevisti e situazioni decisamente atipiche per la Formula 1. Anche perché, se ogni anno i test vengono seguiti per cercare di capire chi sarà la monoposto migliore, in quest’occasione l’attenzione si è moltiplicata per godersi i primi attimi di Lewis Hamilton in Ferrari e del debutto dei rookies, da Kimi Antonelli a Gabriel Bortoleto - che si sono ben comportati in Bahrain, mimetizzandosi già tra i professionisti. Tutto è cominciato con una delle ultime cose che ci si aspetta in circuito: un blackout.
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Nel pomeriggio del primo giorno in Bahrain è andata via la luce per un’ora intera, costringendo il paddock a sospendere tutte le sue attività. E così è iniziata la gara a chi riusciva ad inventarsi la torcia più funzionale, dai meccanici con gli iPhone in mano a Oscar Piastri che simpatico su X dice “Chi ha spento la luce?”. Per non parlare invece della pioggerellina caduta il giovedì. Ebbene sì, il secondo giorno in pista è stato condizionato dall’ultima cosa che ci si aspetta in Medio Oriente - anche se per solo qualche minuto non condizionando così tanto lo svolgersi delle attività. Non c’è due senza tre e, incredibilmente, il terzo giorno l’attività è stata sospesa invece per l’entrata in pista di un bus. Sì, avete capito bene, a un certo punto è stata inquadrata una navetta contromano sul tracciato e le bandiere rosse immediatamente sventolate. Ciò nonostante, il più veloce della sessione pomeridiana è stato George Russell.
Oltre ai vari impedimenti quasi comici, in Bahrain abbiamo potuto intuire chi saranno le monoposto da tenere d’occhio al Gran Premio d’Australia, in programma il 16 Marzo, con la McLaren impressionante sul passo gara, ma con una Ferrari interessante e una Red Bull vogliosa di tornare davanti a tutti. Lewis Hamilton è stato ovviamente uno dei protagonisti: è riuscito anche a prendersi la vetta della sessione mattutina del giovedì, sotto lo sguardo attento di John Elkann, arrivato in Bahrain appositamente per seguire il suo lavoro e quello di Charles Leclerc - che se dovesse avere una monoposto competitiva dovrà assolutamente concretizzare il grande risultato che rincorre da anni ormai. Il presidente della Ferrari ha raggiunto la squadra durante i test, cosa che ha fatto solo un’altra volta negli ultimi sette anni, portandosi con sé un libro, Essentialism di Greg McKeown, che ha mostrato anche a Lewis Hamilton, per invitarlo a concentrarsi sulle cose che contano davvero nella vita - proprio come racconta l’autore: fare meno ma fare meglio. Dal Bahrain all’Australia la Formula 1 deve perdere questa sfortuna caotica, ma deve mantenere queste prestazioni così incoraggianti, che fanno prevedere una stagione ricca di azione. Certo, il passo gara della McLaren potrà anche intimorire, ma per quello che ci ha insegnato la Formula 1 negli ultimi anni, i risultati dei test sono sempre relativi - anche perché se McLaren e Ferrari hanno fatto parlare di sé, un certo campione del mondo non è mai stato troppo menzionato.
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