Non se lo aspettava nessuno, e infatti la notizia è arrivata scioccando tutti. Non solo i tifosi e gli appassionati del mondo dei motori, ma anche gli addetti ai lavori in Formula 1, perché non c’era nemmeno una voce che anticipasse questa mossa ai vertici della Red Bull. Proprio una settimana fa Toto Wolff, il team principal della Mercedes, si definiva insieme a Christian Horner uno dei "vecchi lupi" della Formula 1, perché in tutto il trambusto di cambiamenti avvenuti ultimamente, i due erano gli unici a essere rimasti saldamente a capo delle proprie squadre. Il tedesco ne parlava in merito alle voci che circolavano su Fred Vasseur, al comando della Ferrari, che sembrava sul punto di essere sostituito da chissà chi. E invece, a lasciare il paddock è sì, un team principal, ma quello della Red Bull.

E c’è da dire che il binomio Horner-Red Bull andava avanti da parecchio: il team principal aveva debuttato con la squadra vent’anni fa, senza mai lasciarla. Prese in mano la fabbrica di Milton Keynes nel 2005, partendo da quella che era la Jaguar, ed è riuscito a portare a casa 14 titoli mondiali e la vittoria di 124 Gran Premi. A sostituirlo sarà Laurent Mekies, team principal della Racing Bulls ed ex Ferrari: il francese, giovane ma con tanta esperienza nel mondo del motorsport, è chiamato a fare ciò che Horner non riusciva più a fare, ovvero gestire una squadra nei suoi alti e nei suoi bassi. Emblematica, infatti, è ancora la vicenda che a inizio 2024 aveva visto protagonista Horner, accusato di presunte molestie nei confronti di una dipendente della sua squadra. Tra processi e sentenze, alla fine il britannico era stato assolto, ma quello è stato solo il primo di una serie infinita di scogli che la nave Red Bull ha continuato a colpire.

Oggi sono tantissime le domande, anche perché non si sa con certezza se sia stata proprio la Red Bull a licenziare Christian Horner o se sia stato l’ex team principal a decidere di andarsene spontaneamente. Sta di fatto che ora bisogna pensare a quello che sarà il futuro della squadra e, soprattutto, di Max Verstappen. Proprio nella settimana del Gran Premio di Silverstone, l’olandese era stato dato come certo nella line-up del 2026 della Mercedes, con Toto Wolff pronto a tutto pur di averlo. E invece, con l’addio di Horner, Max Verstappen potrebbe restare tranquillo in Red Bull: non erano certo un mistero le tensioni tra la famiglia del quattro volte campione del mondo e l’ex team principal, che Jos Verstappen aveva più volte descritto come inadatto a guidare una squadra come la Red Bull e a riportarla in cima alle classifiche. Non sarebbe strano se le voci del pilota Red Bull in Mercedes fossero architettate proprio dallo stesso olandese, per prendere posizione in squadra.
Adesso che la Red Bull inizia una nuova era, bisognerà vedere se Mekies sarà in grado di mantenere alte le aspettative e raccogliere i pezzi lasciati da Christian Horner. In una stagione in cui a Milton Keynes sembra regnare il caos, con Max Verstappen che cerca di attaccare il suo quinto titolo ma che non si trova né nella condizione giusta né al volante di una monoposto abbastanza competitiva, anche Yuki Tsunoda è costantemente in difficoltà - e mai in zona punti. Per il giapponese, che ha lavorato con il nuovo team principal per circa due anni in Racing Bulls, sarà un’occasione importante. Ma resta da vedere se la Red Bull riuscirà davvero a ritrovare la sua forma migliore.

