Si sa, la prima volta a Monaco non si scorda mai. La magia di correre tra le strade di una delle città più uniche al mondo, avere gli occhi puntati di centinaia di persone di rilievo, l'adrenalina dopo ogni curva stretta e ripida: lo dicono tutti ed è una delle poche certezze rimaste alla Formula 1, il Gran Premio di Montecarlo è unico nel suo genere. Poterlo vivere per la prima volta in carriera, inoltre, aggiunge un'emozione in più a quelle che già si provano. Per Gabriel Bortoleto, uno dei cinque rookie di questa stagione di Formula 1, il debutto a Montecarlo non è andato nel migliore dei modi però: durante il primo giro di gara, in uno dei punti più insidiosi del tracciato cittadino il brasiliano si è trovato ruota a ruota con Kimi Antonelli. Il pilota della Stake, che aveva appena effettuato un sorpasso pulito all'esterno alla Fairmont Hairpin, si è visto attaccare dall’italiano con una manovra all’interno che il brasiliano ha definito esagerata - e non solo, perché in radio ha dedicato parole poco cortesi al suo collega.

Dopo aver subito chiesto una penalità nei confronti del pilota della Mercedes, dato che per evitare il contatto Bortoleto ha impattato sulle barriere danneggiando la sua ala, e aver scoperto che invece la direzione gara non ha ritenuto la manovra scorretta, il pilota di San Paolo si è scaldato in radio: “Niente penalità? Ok, la prossima volta lo metto nel muro allora”. Delle parole forti, che hanno svelato una parte del carattere del pilota della Stake non ancora scoperta. Una volta al media pen però, il brasiliano si è ridimensionato: “Kimi ha esagerato andando un po’ largo e, per evitare una collisione con lui, sono finito contro il muro, distruggendo l’ala anteriore e compromettendo la gara. È frustrante perché sentivo che, senza l’incidente, avremmo potuto provare a giocare anche noi di squadra e magari guadagnare qualche vantaggio, invece…”.

Andrea Kimi Antonelli invece ha adoperato fin da subito un’altra filosofia per affrontare l’incidente, che lo rispecchia al 100%: “Credo sia stata una manovra aggressiva, ma alla fine non l'ho toccato. Inoltre, all'apice della curva ero davanti a lui. Chiaramente non avrei mai voluto vederlo finire contro il muro" ha commentato come riportato da Motorsport.com. "Ho rivisto il video dalla camera car e non ho toccato Gabriel. Quindi non c'è stato nulla di eccezionale o di sporco, da quel punto di vista. Naturalmente è stata una mossa aggressiva ma volevo solo sorpassarlo. Inoltre non è accaduto come a Miami, quando sono stato toccato. Qui io non ho toccato nessuno" ha continuato l’italiano, che al volante della Mercedes si è classificato diciottesimo, mentre il suo collega della Stake ha tagliato la linea del traguardo in quattordicesima posizione. Con gli spiriti che si iniziano a scaldare e il round di Barcellona già dietro l’angolo, dato il triple header europeo che ha portato il paddock a viaggiare da Imola, a Monaco, per arrivare in Catalogna il prossimo fine settimana, il confronto tra i due arriverà in pista. Intanto, più in generale, è Isack Hadjar il rookie che meglio sta performando.

