Ormai ci siamo abituati al dominio, quindi non sorprende pensare che la McLaren ha la possibilità di chiudere il mondiale costruttori già a Baku. Il prossimo gran premio in calendario è quello dell’Azerbaijan, unico nel suo genere: un circuito cittadino, per metà tecnico e più classico, ma anche estremamente insidioso. Ogni anno, dopo Baku ci sono sempre tante storie da raccontare e quella del 2025 potrebbe essere proprio quella della McLaren. Lando Norris e Oscar Piastri possono provare a scrivere un pezzo di storia: se dovessero vincere in Azerbaijan, lo farebbero anche prima di chiunque altro, battendo il record Red Bull del 2023 per titolo conquistato più in anticipo.

I numeri parlano chiaro: McLaren è a quota 617 punti, con Ferrari a 280, Mercedes a 260 e Red Bull a 239. Restano 389 punti da distribuire nelle otto gare ancora in calendario, sprint comprese. Dopo Baku, i punti disponibili scenderanno a 346: ecco perché a Norris e Piastri basterebbe guadagnare 9 punti più della Ferrari, senza farsi superare da Mercedes o Red Bull, per blindare matematicamente il campionato. Un weekend chiave per la squadra di Woking, che finora non ha avuto problemi nel presentarsi in pista e vincere senza troppe difficoltà. Se dovessero riuscirci, la McLaren arriverebbe a quota dieci titoli costruttori, staccando la Williams (ferma a nove) e consolidando il secondo posto nella classifica storica, alle spalle della Ferrari che ne ha 16.

Se si torna alle parole di Charles Leclerc pronunciate qualche settimana fa però, c’è un po’ di speranza per i tifosi della Ferrari e qualche insidia per la McLaren: il monegasco, per rispondere alla domanda su quali sarebbero state le tappe in cui la SF-25 si sarebbe potuta trovare bene in pista, ha fatto il nome proprio del circuito di Baku. Se la Ferrari vuole tenere viva la lotta però, deve andare oltre il “limitare i danni”: serve un weekend praticamente perfetto. Tradotto, significa piazzare entrambe le monoposto davanti alle McLaren, sfruttare ogni occasione nelle qualifiche e nelle Sprint, e capitalizzare anche sulle strategie. Non basta sperare in un passo falso di Norris o Piastri: a Baku, dove gli imprevisti non mancano mai, la rossa deve aggredire e raccogliere più punti possibile. Solo così può rimandare la festa di Woking e riaprire, almeno in teoria, i giochi del Mondiale.

